Piacenza Jazz Fest, c'è anche L'Altro Festival
Come nel suo stile, il Piacenza Jazz Fest anche quest’anno proporrà in poco più di un mese un palinsesto multisfaccettato, caratterizzato da numerose iniziative collaterali che spaziano a 360° per luoghi e impostazione, con l’intento di entrare in contatto il più possibile con il tessuto cittadino e con gli abituali frequentatori dei concerti.
Questo complesso oltremodo ricco e articolato di attività è raccolto sotto il cappello de “L’Altro Festival” e uno dei suoi tratti distintivi, tranne nei casi dove è prevista anche la consumazione di cibo, come per i brunch e la colazione, è quello della gratuità, proprio perché si ha a cuore l’estrema accessibilità di ogni singolo evento.
Si parte dai luoghi di ritrovo alternativi ai teatri e alle sale concerto, in primis quei pub e locali dove si fa musica dal vivo tutto l’anno del territorio piacentino: il Circolo ARCI “Amici del Po”, il Cantiere Simone Weil, La Sosteria, Tuxedo Beers House, La Luppoleria, Dubliners Irish Pub, il Caffè Letterario Baciccia e La Muntà.
Ben due saranno quest’anno gli approfondimenti degli artisti che più di tutti hanno fatto la storia del Jazz. Il primo sarà un pomeriggio interamente dedicato a Charles Mingus in occasione dei cento anni dalla sua nascita e sarà strutturato in diversi momenti: si inizierà in collaborazione con la libreria “Pagine” con la presentazione di un libro di Flavio Massarutto dedicato alla figura del contrabbassista nella sala monumentale della biblioteca comunale Passerini Landi, da poco restituita al pubblico.
Si continuerà, in collaborazione con il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza, con una conferenza tenuta dal musicologo Stefano Zenni per chiudere, sempre presso il Conservatorio, con un concerto di un quartetto guidato da un contrabbassista che ha tratto molta ispirazione dal lavoro di Mingus come Attilio Zanchi.
Il secondo appuntamento riguarderà la figura di una vera icona del pianismo jazz come Bill Evans. Anche in questo caso diverse saranno le occasioni per approfondirla, a partire dalla presentazione del libro “Il grande amore”, di Laurie Verchomin a cura dello scrittore “billevansiano” Andrea Vantaggiato, il quale poi, in duo con il pianista Emanuele Coluccia, presenterà il concerto “You Must Believe in Jazz” ispirato alla mitica figura di Evans.
Il tema dell’improvvisazione sarà il punto su cui si incontreranno due arti assai affini tra loro come Musica e Poesia. Nel “Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo” – unico esempio al mondo di questo tipo – Umberto Petrin, poeta oltreché musicista e compositore, dialogherà con la violinista Eloisa Manera, producendo una sorprendente sinergia improvvisativa, di rara bellezza e novità.
Si segnalano poi le molteplici iniziative volte a coinvolgere gli studenti delle scuole piacentine di ogni ordine e grado che in questi anni hanno avvicinato migliaia di ragazzi al mondo della musica, raggruppate con il nome “Il Jazz va a scuola”.
Tra tante iniziative riproposte perché diventate ormai momenti irrinunciabili, non mancano però, come ogni anno, alcune interessanti novità.
Il Piacenza Jazz Club collaborerà a un’importante iniziativa proposta da I-Jazz (l’associazione dei festival jazz italiani), per un corso sul tema didattica e scuola, rivolto a docenti di musica e musicisti.
Una classe terza del Liceo Artistico “Cassinari” di Piacenza guidata dalla docente di Arti Grafiche Cristina Martini, lo scorso mese di maggio è stata coinvolta nella realizzazione di opere grafiche ispirate in vario modo al Jazz, che costituiranno una vera e propria mostra in strada dal titolo “Jazz in the road”.
Ormai non possono più mancare ad ogni festival i Jazz Pedibus per i bambini delle scuole primarie che vengono richiesti e prenotati già da un anno per l’altro, sicuramente perché regalano sempre tanta allegria e divertimento, grazie alla forza trascinante dei componenti della marchin’ band che a colpi di dixieland accompagna swingando i bambini a scuola.
Saranno realizzate delle articolate lezioni-concerto per diversi istituti – in particolare facenti parte della scuola secondaria di primo grado – con lo scopo di favorire forme di creatività e socialità tra i giovani per mezzo della musica jazz. Un concentrato di musica afroamericana tra storia, cultura e antropologia che registra un’accoglienza sempre entusiasmante da parte degli studenti, con applausi, battimano, interazione con i musicisti sul palco e con tanto di autografi alla fine delle esibizioni. Sullo sfondo i basilari valori di libertà, contaminazione e integrazione.
Altre lezioni-concerto, stavolta pensate e tagliate su misura per degli studenti più grandi, delle scuole secondarie di secondo grado, saranno organizzate con alcuni Licei della città di Piacenza, in particolare gli istituti “Lorenzo Respighi” e “Melchiorre Gioia”. Con loro il dialogo cercherà di essere più interattivo e basato su livelli più simbolici e meno immediati, in considerazione del loro livello di maturità e di approccio alle novità.
Sempre più stretta la collaborazione con il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza che, oltre a fornire alcuni dei suoi bellissimi spazi per concerti e iniziative collaterali, sarà presente con un concerto di alcuni allievi del Dipartimento Jazz con l’iniziativa Nicolini Jazz Students on the road che porteranno il loro “Blues by five” al Milestone Live Club.
Un concerto ancora in via di definizione sarà dedicato ai detenuti della Casa Circondariale delle Novate, in attesa di poter tornare anche in luogo tanto caro quanto centrale come l’Ospedale “G. da Saliceto” e le case protette per anziani.
Torneranno sicuramente le incursioni jazz che sempre creano sorpresa e portano buonumore per le vie del centro storico, creando degli inaspettati momenti di pausa nel corso dello svolgimento delle normali attività quotidiane e non mancheranno, se la situazione lo permetterà, anche altre sorprese estemporanee tese al coinvolgimento di fasce sempre il più ampie di popolazione.
Confermate le occasioni più conviviali come i Jazz Brunch al Dubliners Irish Pub con il trio della cantante Alessia Galeotti e al settimo piano del Grande Albergo Roma, con il quartetto di Franco Capiluppi, oltre alla piacevole iniziativa del Jazz Breakfast che allieterà una colazione internazionale presso il Park Hotel di Piacenza insieme Lara Ferrari Trio.
Infine – ma non certo per importanza – il concerto dedicato alla memoria di un amico e collega di molti soci del Piacenza Jazz Club: il contrabbassista Enzo Frassi, deceduto tragicamente lo scorso anno. La volontà del Piacenza Jazz Club, insieme alla sua compagna e ad altre associazioni, è quella di onorarne la memoria attraverso la promozione di iniziative in sua memoria. Una di queste è il concerto “L’orizzonte degli eventi”, ultimo disco a suo nome, che vedrà sul palco il quintetto che lo ha inciso e al contrabbasso il suo insegnante Paolino Dalla Porta. Una seconda iniziativa è la nascita del “Premio Enzo Frassi” all’interno del rodato Concorso Bettinardi. Il concerto sarà anche l’occasione per iniziare una raccolta fondi per promuovere altre idee allo studio, sempre con la medesima finalità.