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Angelo Branduardi Hits Tour a Castelsangiovanni per Val Tidone Festival

Domenica 15 luglio Angelo Branduardi sarà a Castel San Giovanni in Piazza XX Settembre nella classica formazione folk-rock, con cui ripercorrerà tutta la sua lunga carriera, costellata da grandi successi

40 anni di musica e non sentirli. Dopo un 2017 di straordinari sold out sia in Italia che all’estero, anche per il 2018 Angelo Branduardi porterà la sua musica evocativa al pubblico di mezza Europa.

Branduardi già da tempo asseconda la sua versatilità in campo musicale, presentandosi al pubblico con concerti basati su diverse formazioni. Può così passare con grande facilità dall’esecuzione in duo del repertorio di musica del passato, che fa parte della sua collana “Futuro Antico”, alla classica formazione  folk-rock, con basso e batteria.

Se nel primo caso si assiste ad un concerto  “all’insegna del “meno c’è più c’è”, un viaggio intimo  alla “una ricerca della magia dei suoni”, nel secondo caso l’Artista ripercorre tutta la sua travolgente e lunga carriera, costellata da grandi successi.

Domenica 15 luglio alle 21.15 Il menestrello italiano porterà il suo Hits Tour a Castel San Giovanni, in Piazza XX Settembre, nell'ambito del Val Tidone Festival

Accompagnato da Fabio Valdemarin alle tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre, Stefano Olivato al basso e Davide Ragazzoni alla batteria, Angelo Branduardi riporta così sul palco quel mondo musicale e creativo che, attingendo dalle leggende popolari e ai suoni del passato, lo ha reso unico sulla scena musicale italiana e internazionale.

Le sue canzoni, capaci di fondere mirabilmente musica e poesia, affondano a piene mani nella spiritualità, elemento fondamentale che per Branduardi rappresenta “il tentativo di guardare al di là della porta chiusa, di scorgere ciò che non c’è ma che si vorrebbe che ci fosse”.

Il “violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica”, come ama definirsi lui stesso, torna dunque sulle scene mettendo in scaletta i brani più amati del suo repertorio, da “Si può fare” a “Confessioni di un malandrino”, da “La pulce d’acqua” all’immortale “Alla Fiera dell’Est”. Tutti grandi successi che hanno arricchito gli ultimi 40 anni di musica italiana.

Biografia ANGELO BRANDUARDI

Nasce a Cuggiono, alle porte di Milano, il 12 febbraio 1950. Da giovane si trasferisce, al seguito della famiglia, a Genova dove conosce l'ambiente musicale della scuola genovese che rappresenterà un importante stimolo per la sua attività artistica. Rimane fortemente influenzato anche dalla musica d'Oltremanica, tanto da citare tutt'oggi Donovan e Cat Stevens fra i propri idoli musicali. Volendo intraprendere una carriera concertistica, inizia lo studio di violino, diplomandosi al conservatorio di Genova all'età di soli 16 anni (tra i più giovani diplomati al conservatorio d'Italia). Tornato a Milano, asseconda l'intima esigenza culturale di imparare a suonare la chitarra e di comporre le prime canzoni ispirandosi a testi di poeti come Sergei Esenin, Dante, e al suo insegnante all’Istituto Tecnico per il Turismo, Franco Fortini, a cui dedicherà, in occasione della scomparsa, la title-track dell'album “Domenica e lunedì”. Proprio sulle parole di una poesia di Esenin compone uno dei suoi brani più celebri, “Confessioni di un malandrino” (1975). In quel periodo incontra anche Luisa Zappa, poi divenuta sua moglie e compagna artistica, scrittrice di quasi tutti i suoi testi.

Molte delle musiche più famose di Angelo Branduardi traggono ispirazione da brani di un passato antico e spesso dimenticato. Branduardi pertanto è fautore di una riscoperta del patrimonio musicale antico non solo nazionale ma anche europeo, come dimostrano i progetti “Futuro antico”, di cui sono stati pubblicati ad oggi VIII Volumi. Ha inoltre portato in tour “La Lauda di Francesco”, evoluzione concertistica, nata principalmente da un altro cd edito nel 2000 dal titolo “L'infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di Francesco d'Assisi (doppio disco di platino soltanto per quanto riguarda il mercato italiano). Proprio questi brani, insieme alle musiche sacre e profane del Medioevo raccolte nel primo “Futuro Antico”, nel 2016 sono confluiti nell’ultimo doppio cd “Da Francesco a Francesco”, raccolta che il “menestrello italiano” ha voluto pubblicare in occasione del Giubileo della Misericordia. Proprio l’elezione al Soglio Pontificio di Papa Bergoglio, che da San Francesco ha preso il nome e che al suo insegnamento ha improntato la sua azione pastorale, ha infatti risvegliato il desiderio del cantautore di riportare all’attenzione del pubblico i due lavori precedenti, nel segno di quella Misericordia che “rende l’uomo capace di lode a Dio”.

Angelo Branduardi è stato, ed è tutt'ora, molto apprezzato in Germania, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e tanti altri paesi europei ed extraeuropei, come dimostrano ogni anno le sue seguitissime tournèe.

Dal 2017 Branduardi porta in giro il nuovo progetto “Camminando camminando Tour”, un concerto “a due” che parte dall’idea del “meno c’è più c’è”, dal gusto della sottrazione, alla ricerca dell’emozione profonda. Contemporaneamente si esibisce con la band riproponendo i suoi maggiori successi.

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