Salone Regina, “Arte per l’ anima. Dalla violenza al riscatto”
Giovedì 12 aprile alle ore 18,30 presso il Salone Regina di via Trebbiola, 24 a Piacenza, si terrà l’inaugurazione della mostra collettiva LIBERTÀRTE “Arte per l’anima. Dalla violenza al riscatto” a favore e in collaborazione con l’Associazione Telefono Rosa Piacenza.
Le opere saranno esposte presso il Salore Regina da giovedì 12 Aprile a sabato 28 Aprile 2018.
L’esposizione sarà visitabile nei seguenti giorni: martedì, giovedì, mercoledi dalle ore 13:00 alle 21:00, venerdì dalle ore 9:00 alle 19:00, sabato dalle ore 8:00 alle 17:00
Il ricavato dalla vendita delle opere, sarà interamente devoluto al Centro Antiviolenza “La Citta’ delle Donne” Telefono Rosa Piacenza
LIBERTÀRTE è un progetto che nasce con l’intento di sostenere l’associazione “LA CITTA’ DELLE DONNE” Telefono Rosa Piacenza. L’idea è di “recuperare” un materiale di scarto come gli imballaggi di cartone e lanciare il messaggio che dal recupero di un materiale di scarto può nascere una cosa bella come un’opera d’arte. Un percorso di rinascita di un materiale che ricorda che è possibile un percorso di RINASCITA anche per le donne che si affidano al Telefono Rosa. Una rinascita che passa attraverso l’ascolto, l’accoglienza, l’assistenza, il sostegno, la formazione e l’informazione. Un progetto che ha lo scopo di sensibilizzare le persone e la città nelle sue funzioni pubbliche, verso un problema tristemente sempre più attuale. Un momento condiviso, per informare del lavoro svolto da quest’associazione e sostenerla con il ricavato della vendita delle opere esposte in mostra.
Questi gli input con cui hanno lavorato gli artisti usando il cartone degli imballaggi come cornice alle opere. Sono14 i pittori e gli scultori che hanno realizzato e donato le loro opere al Telefono Rosa Piacenza: Bellonzi Monica, Boiardi Roberto, Bolledi Elena, Cussigh Patrizia, Fantini Roberto, Labrini Rosangela, Missieri Bruno, Morelli Guido, Ranieri Fornario, Saltarelli Savi Valerio, Santucci Tommaso, Serena Eleonora, Veniero, Zuffada Enrica.