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Venerdì Piacentini, nel cuore di Piacenza il concerto di Daniele Ronda

Piazza Cavalli gremita in occasione del concerto di Daniele Ronda e del suo Folklub, un'ora e mezzo di spettacolo travolgente ma anche ricco di messaggi significativi e toccanti

Dopo il grande successo del 31 marzo al teatro Municipale, ha voluto dedicare un altro concerto a Piacenza, Daniele Ronda - accompagnato dal suo Folklub - e questa volta l'ha voluto proprio nel cuore della sua città, in piazza Cavalli, nell'ambito di quella grande festa popolare che sono i Venerdì Piacentini, che restituiscono alla città il sapore d'una volta, quando ritrovarsi in piazza tutti insieme era cosa usuale nelle grandi occasioni.

Venerdì piacentini secondo appuntamento ©ilPiacenza

Atteso da un foltissimo pubblico che gremiva la piazza, con in prima linea giovani fans entusiasti, Daniele ha rappresentato ancora una volta il simbolo d'unione tra la tradizione folk e la musica moderna, incantando con la sua carica di simpatia e il suo fascino di grande artista adulti e piccini, tutti insieme ad ascoltarlo e ad accennare passi di danza al ritmo travolgente della sua musica.

Come sempre, Daniele ha scherzato con i membri del suo fedelissimo Folklub, tra cui in particolare Sandro Allario, eccezionale fisarmonicista nonchè suo grande amico, che di buon grado si è prestato ad una spassosa interpretazione "hip hop".  Non poteva mancare poi un omaggio a Piacenza, non solo attraverso il suo dialetto, ma anche con la commossa dichiarazione di Ronda che ha voluto ribadire ancora una volta come le  radici siano importanti per tutti, perchè "ti ancorano al terreno senza costringerti, ma anzi permettendoti di andare lontano con la certezza che basta voltarsi...e la tua terra è là, dove c'è casa tua".

Daniele ha poi toccato temi importanti, ricordando il disastro di Chernobyll, con la canzone che è ormai diventata l'inno dell'associazione umanitaria Soleterre, cantata in coppia con William Fox, espressamente chiamato sul palco al suo fianco. Una dedica colma di affetto anche all'amico Stefano, prematuramente scomparso, che sempre Ronda ricorda nei suoi concerti, e a cui ha chiesto al pubblico di dedicare un grande applauso, perchè Stefano possa sentirlo, ovunque egli sia.

E poi tante canzoni, simpatiche, irriverenti, divertenti, in un mix irresistibile che si sarebbe voluto non finisse mai. Particolarmente emozionante la chiusura del concerto, un "Bella, ciao" in dialetto piacentino, che Daniele ha dedicato allo zio partigiano, significativo omaggio di un giovane cantautore, vissuto in tempo di crisi economica ma comunque in un'Italia in pace, a chi ha conosciuto gli orrori della guerra.
 

 

 

 

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