Palazzo Farnese, convegno "#autonomamente"
Piacenza - 18 aprile 2015 - CAPPELLA DUCALE di PALAZZO FARNESE - 10.00 – 12.00
#autonomamente
PER UNA ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, CONTRO L’APARTHEID DEI MESTIERI INTELLETTUALI
Evento aperto a tutti i mestieri promosso dal CNAPPC e dall’Ordine degli Architetti PPC di Piacenza e dalla Federazione degli Ordini degli Architetti PPC dell’Emilia Romagna
Chi in Italia lavora con le idee, in autonomia, producendo innovazione, ricerca e servizi essenziali per i cittadini e le imprese dovrebbe essere considerato molto importante per lo sviluppo sostenibile. I lavoratori della conoscenza sono il vero investimento di uno “Stato innovatore” che, se vuole competere sui mercati globali e garantire i diritti ai suoi cittadini, deve fare i conti con un futuro accelerato.
Chi lavora con le idee ha la capacità di attivare processi e aprire mercati, creando connessioni originali tra consumi e industria, tra lavoro e mercato, tra sviluppo e ambiente.
Questa funzione di attivatore di sviluppo da parte dei professionisti della conoscenza ha permesso la ricostruzione dell’Italia del dopoguerra e poi il boom economico: le idee dei talenti italiani sono ancora oggi la base del Made in Italy grazie a cui l’Italia salva la bilancia commerciale nazionale, grazie all’export.
Nonostante l’insegnamento della storia, nonostante le politiche europee per l’economia della conoscenza, nonostante siamo per definizione i flessibili, i globali, i digitali: nonostante tutto ciò le politiche economiche e sociali nazionali degli ultimi decenni ci hanno via via emarginato, relegandoci al ruolo di “partite IVA”, quasi fossimo solo un soggetto (evasore) fiscale, riducendo la complessità dell’economia globale al binomio imprenditore / lavoratore dipendente.
Così facendo non solo si è fatto male a milioni di persone, che sono normalmente l’ossatura della classe media, i cui redditi sono ridotti al lumicino; costretti a mestieri marginali, ad emigrare o ad offrire servizi dequalificati a basso costo su internet, abbiamo smesso di accendere le scintille dello sviluppo che hanno tracciato l’originale produzione italiana, fatta di qualità, bellezza e innovazione.
E’ ora che Governo e Parlamento invertano questo approccio miope, riconoscendo ai lavoratori della conoscenza il ruolo indispensabile di motorino di avviamento della crescita economica, sociale e culturale, avviando politiche finalizzate a:
valorizzare le caratteristiche originali dei produttori di idee e conoscenza, aiutando le connessioni con il mondo industriale, promuovendo e incentivando l’innovazione e la ricerca
aiutare e incentivare l’organizzazione degli autonomi in strutture a rete flessibili e moderne, infra-territoriali e interprofessionali
incentivare e sostenere l’innovazione digitale delle reti degli autonomi, sostenendo la loro esplorazione dei mercati internazionali
includere i lavoratori della conoscenza in tutte le politiche sulle PMI, mettendo fine ad un apartheid stupido e anticostituzionale
includere le fasce deboli del lavoro autonomo nelle politiche di sostegno economico e previdenziale da cui sono da sempre esclusi
adeguare le normative sul lavoro all’esistenza, non solo fiscale, di figure terze rispetto al duopolio impresa/lavoratori, inadeguato alla realtà del mondo contemporaneo
programmare a breve una Conferenza nazionale del lavoro autonomo e intellettuale per un patto tra Governo e professionisti per cooperare nel fine comune di rilanciare lo sviluppo sostenibile dell’Italia
Saluti del Signor Sindaco del Comune di Piacenza Paolo Dosi
Introduce:
Giuseppe Baracchi, Presidente Ordine Architetti PPC
Conduce:
Dario Di Vico, Corriere della Sera
ne discutono:
Leopoldo Freyrie, Presidente del CNAPPC
Anna Soru, Presidente ACTA
Gaetano Stella, Presidente Confprofessioni
Tiziano Treu, economista
Gian Paolo Prandstaller, sociologo
Paola de Micheli, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e della Finanza
Seguirà aperitivo.