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Costa, Curletti e Brugneto aspettano la visita del vescovo

La piccola comunità di Costa e Curletti, due piccoli centri abitati in val d’Aveto, sperduti a quasi mille metri d’altezza tra i boschi, lunedì 14 agosto darà il  benvenuto a monsignor Gianni Ambrosio. Il vescovo sarà infatti a Curletti, dove al mattino alle 9,30 celebrerà la messa nella chiesa dedicata a Santa Giustina. La visita è il riconoscimento dell'importanza di questa dinamica comunità che, nonostante le difficoltà, contrasta lo spopolamento mettendo in campo iniziative ed esperienze animate da un gruppo di persone di variegate professionalità, competenza ed esperienza, affiancato da giovani, che con generosità offrono la freschezza di una visione che rifiuta di ripiegarsi in modo sterile sul passato, rinnova le tradizioni e cerca approdi su cui ancorare il futuro di una comunità coesa da legami d’intenti, di azioni e di amicizia. Fiore all’occhiello e centro pulsante, è il circolo Anspi avviato nel 2013 nei locali dell’ex scuola ristrutturati ad hoc grazie all’impegno e al contributo dei soci. Domenica 6 agosto festa della Madonna delle Grazie: pranzo e cena con musiche e danze sulle note musicali de i Musetta; lunedì  a Costa festa pomeridiana  con letture per tutte le età.

Il giorno14 agosto, lunedì, dopo la messa a Curletti delle 9,30 nella chiesa intitolata a Santa Giustina, il vescovo Gianni Ambrosio presiederà alle 11 la funzione in san Pancrazio a Brugneto e nel pomeriggio, alle 16, salirà al Santuario Santa Maria del Castello del Gratra. 

Altro importante strumento di aggregazione locale è il periodico “La Nuova Montagna, al cui numero, ora in distribuzione, hanno collaborato Giulia Bertotti per l’impaginazione grafica e per i testi Francesco Biondelli, Pier Luigi Carini, Beatrice Rebecchi e Anna Maria Capucciati che scrive nell’editoriale:

La nostra è una comunità piccola, i residenti sono tutte persone anziane, i giovani ritornano soltanto nei fine settimana e le finestre delle case cominciano ad aprirsi in tarda primavera. In questi ultimi mesi quattro parrocchiani ci hanno lasciato e per questi piccoli paesi la perdita è stata davvero grande. Costa, per esempio, ha perso l'unico suo residente fisso. Ora è rimasto un gruppo di case disabitate per la maggior parte dell'anno.  Nonostante questo, con l'aiuto del Signore, come può vedere anche Lei, la nostra Comunità è viva e creativa. L'ex scuola elementare del paese, che non svolgeva più da diversi anni il suo servizio primario e cadeva a pezzi, è stata ristrutturata da persone attaccate alla propria terra, volonterose e capaci. Essi, con grande fatica, risorse economiche e grande spirito di servizio, hanno unito le loro forze ed ecco il risultato: un punto di riferimento per la nostra comunità e luogo di comunione Iaica anche per i paesi vicini. È diventato un locale “sociale”, idoneo per ospitare pranzi, cene, convegni, assemblee, feste in compagnia. Anche il medico condotto lo usa come ambulatorio un giorno alla settimana. Anche i vani della canonica, che una volta servivano come abitazione del parroco, avrebbero bisogno di un’adeguata sistemazione e dopo, potrebbero diventare un ostello per ospitare pellegrini, gruppi scout ecc. Però, la nostra comunità, solo con le proprie forze non ce la può fare… 

Nel frattempo si sono razionalizzati i servizi pubblici: è stato chiuso l'ufficio postale di Brugneto, che serviva tutti gli abitanti dell'alta Val d'Aveto, perché non portava nelle casse dell'Amministrazione postale le risorse stabilite dal loro budget, il Prontobus che al martedì trasportava le persone al mercato a Ferriere, è stato soppresso perché troppo costoso per le casse comunali. I residenti, pertanto, per sbrigare le varie incombenze burocratiche devono arrangiarsi con mezzi privati. Se una famiglia formata da persone giovani, con figli piccoli, decidesse di fissare la propria dimora qui, sarebbe in seria difficoltà anche per la frequenza della scuola, perché la prima che si trova è a Ferriere, distante circa 20 Km.  Ora tutte le Amministrazioni portano avanti politiche economiche che tagliano fuori le persone e i più deboli … i preti rimasti sono veramente in pochi. In tutto il comune di Ferriere (uno dei comuni più vasti d'Italia come area geografica) sono rimasti: don Stefano, parroco in carica, don Giuseppe, collocato a riposo da un po' di tempo per raggiunti limiti di età. Don Roberto, responsabile delle parrocchie di Retorto e Rompeggio e don Ezio responsabile delle parrocchie di Ciregna e Metteglia. Questi poveri Cristi, se vogliono garantire la Messa la domenica almeno nei paesi più abitati, la celebrazione dei funerali e un minimo di assistenza spirituale agli anziani e ai pochi bambini rimasti, ne devono macinare dei chilometri! A volte qui a Curletti la celebrazione è stata svolta in casa della Santina perché c'era la stufa accesa e fuori nevicava e c'era il gelo. Che bello ritrovarci insieme a pregare e ringraziare Gesù, alla domenica! lo abito a Piacenza e ho l'imbarazzo della scelta per l'ascolto della messa domenicale, ma mi sento di chiederle, naturalmente secondo le possibilità, di inviare quassù qualche sacerdote o missionario, almeno nei momenti più importanti dell'anno (Quaresima, Avvento ..) per parlare e portare una parola di speranza ai nostri anziani.

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