Galleria Alberoni, "Croci scolpite e dipinte" e "Il dolore dell’uomo e la Croce di Cristo"
Un doppio appuntamento costituisce il sesto ed ultimo evento collaterale alla mostra RELIGO che si terrà nel pomeriggio di domenica 9 aprile e che prevede una visita guidata speciale (ore 16 - ingresso 4.50 euro) alla scoperta delle antiche croci e crocifissi delle collezioni alberoniane e alle croci di colore di Giancarlo Bargoni e, a seguire, una meditazione teologica di Padre Erminio Antonello (ore 17.30 - ingresso gratuito) sul Mistero della Croce.
Al cospetto delle Croci di Giancarlo Bargoni la riflessione del teologo e Superiore del Collegio Alberoni tenterà di entrare dentro al “problema dei problemi”, quello della sofferenza e del dolore. Ogni esistenza umana è più o meno segnata da “croci”. Anche l’esistenza umana di Gesù ha trovato il suo epilogo sul Calvario. Che senso ha tutto questo? E’ qualcosa di ineluttabile da sopportare oppure vi è un rimando ad significato invisibile che ha bisogno di venire alla luce?
La visita guidata dedicata ai Crocifissi replica quella tenutasi il 12 marzo, ma presenterà al pubblico un Crocifisso della collezione alberoniana, raramente mostrato ai visitatori, opera di Giacomo Manzù (1908-1991) e donato al Collegio Alberoni dal cardinale Antonio Samorè. Giacomo Manzù è stato uno dei più importanti scultori del Novecento. Pur legato all'impressionismo di M. Rosso, assorbì i valori della scultura antica e trasfuse nell'arte un'alta ispirazione religiosa e civile.
Una domenica tra arte e riflessione al cospetto di un simbolo, la Croce, così frequentemente raffigurato nella storia dell'arte, denso di significati ed elemento centrale della mostra Religo che ha ospitato la Croce di Lampedusa ed espone, nella Sala degli Arazzi, in un allestimento suggestivo, 14 grandi croci di colore di Giancarlo Bargoni, e presenta ora, sempre nella Sala degli Arazzi, una più piccola Croce di Lampedusa, donata al Collegio Alberoni da Arnoldo Mosca Mondadori.
Quest’ultima è un piccolo oggetto, testimone significativo dell’attuale delicata epoca storica, che avvicina la Galleria Alberoni al British Museum; la celebre Istituzione infatti, a fine 2015, ha voluto acquisire per le sue collezioni, una piccola croce di Lampedusa delle stesse dimensioni di quella ora alberoniana. (Vedi paragrafo dedicato).
Galleria Alberoni - Sala degli Arazzi - ore 16
Croci scolpite e dipinte
La collezione di antichi crocifissi del Collegio e le croci di colore di Giancarlo Bargoni
Visita guidata speciale a cura di Maria Rosa Pezza - Ingresso ridotto €. 4,50
Croci pensili e pediculate, croci da altare, croci astili e da parete, croci reliquario e croci pettorali, e poi ancora croci e Crocifissi dipinti nei capolavori della collezione artistica alberoniana, come la grande tela di Camillo Procaccini (1551-1629), l’opera su rame di Pietro del Po (1610-1692), la pala di Zenone Veronese (1484-1552/54) e altri dipinti, per giungere alla quattordici grandi e suggestive croci di colore di Giancarlo Bargoni e alla piccola Croce di Lampedusa che, grazie alla donazione di Arnoldo Mosca Mondadori, colui che ha ideato la realizzazione di una croce fatta con i legni delle barche dei profughi, è entrata a fare parte del patrimonio storico del Collegio Alberoni.
Si tratta di una visita guidata particolarmente ricca che, in coerenza con il progetto della mostra Religo, che intende unire insieme antico e contemporaneo, metterà a fuoco il simbolo della Croce in un viaggio attraverso la storia dell’arte, la storia della Chiesa e del sacro. (vedi paragrafo “Dentro la visita”)
Un video in apertura di visita
Il percorso a cura di Maria Rosa Pezza, ricercatrice presso il Collegio Alberoni, prenderà avvio alle ore 16 dalla Galleria Alberoni e sarà costituito di sette tappe.
La visita sarà preceduta dalla proiezione di un video della durata di pochi minuti, realizzato da Riccardo Lisoni, dell’Ufficio Multimedia per la pastorale, dedicato proprio agli antichi crocifissi del Collegio Alberoni e alle Croci di Bargoni.
Il video è installato nella grande parete che introduce la mostra Religo nella Sala degli Arazzi e pertanto sempre visibile al pubblico nei giorni di visita dell’esposizione.
Le foto di Roberto Ponti
Il percorso guidato sarà introdotto dalla proiezione delle foto delle più significative Croci e crocifissi delle Chiese piacentine, realizzate per l’occasione dal fotografo piacentino Roberto Ponti
Galleria Alberoni, Sala degli Arazzi, ore 17,30
Il dolore dell’uomo e la Croce di Cristo
Alle ore 17.30, nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni, al cospetto delle grandi Croci di colore di Giancarlo Bargoni, elemento centrale della mostra Religo, e della piccola Croce di Lampedusa, l'arte lascerà il posto alla riflessione con l’intervento di Padre Erminio Antonello, Superiore del Collegio Alberoni e teologo.
La riflessione tenterà di entrare dentro al “problema dei problemi”, quello della sofferenza e del dolore. Ogni esistenza umana è più o meno segnata da “croci”. Anche l’esistenza umana di Gesù ha trovato il suo epilogo sul Calvario. Che senso ha tutto questo? E’ qualcosa di ineluttabile da sopportare oppure vi è un rimando ad significato invisibile che ha bisogno di venire alla luce? La rivelazione evangelica narra che la croce del Cristo è la via che Dio ha scelto per mostrare all’uomo il punto nodale attorno al quale trova soluzione il problema umano: ossia la strada della dedizione di sé, della cura dell’altro, del perdono degli accusatori, insomma la strada dell’amore. Quando l’evangelista deve spiegare il senso della morte verso la quale Gesù si incammina narra di Lui che si è chinato come servo a lavare i piedi ai suoi discepoli. Questo è il senso della croce di Gesù: la dedizione nell’amore di servizio. Essa non fu dunque un incidente di percorso o uno scarto della storia, ma un preciso progetto di Dio che ha voluto rivelare la verità di sé e dell’uomo come quell’amore che preferisce essere equivocato come debolezza piuttosto che apparire come dominio sull’altro. Questa è la luce che brilla dalla croce.
Attorno a questo tema verrà costruito un percorso di riflessione che aiuti a vivere il Triduo pasquale ormai prossimo, utilizzando non solo le parole, ma anche la visione di opere d’arte che rendano vivido davanti agli occhi l’amore di Dio per l’uomo.