Elementi poveri e il suono del violino per il terzo fine settimana di ottimo teatro al Festival 50+1

Terzo fine settimana di ottimo teatro al Festival 50+1 di Pontenure. Hanno preso parte in scena, venerdì 22 e sabato 23 maggio,  Maurizio Patella, nomination premio Ubu come miglior attore, con “Loro: storia vera del più famoso rapimento alieno in Italia” e l'attrice piacentina Samantha Oldani, che da anni collabora con associazioni e produzioni teatrali nostrane, con la pièce “Più di ieri meno di domani”, lavoro creato per ambienti casalinghi e riadattato esclusivamente per Festival 50+1.

L’appuntamento del venerdì sera ha visto in scena un lavoro decisamente particolare e assolutamente inedito e innovativo, che ha visto all’opera l’attore genovese Maurizio Patella cimentarsi nel racconto, dettagliato, dei presunti incontri ravvicinati del terzo tipo subiti, tra il 1978 e 1981, da Pier Fortunato Zanfretta, all’epoca dei fatti metronotte della cooperativa “Istituto Val Bisagno” di Genova.

Attori in scena, insieme a Patella, pupazzetti e macchinine giocattolo i quali prendevano letteralmente vita grazie alla profonda mimica, a tratti comica e a tratti tragica, dell’autore genovese. Forte di una grande passione scenica e di una formidabile dialettica, il pubblico è stato accompagnato attraverso tutti i meandri misteriosi, le nutrite testimonianze, i fatti inspiegabili e, addirittura, il linciaggio mediatico che Zanfretta ha dovuto sopportare, sia per il fatto che fosse considerato un pazzo, sia perché lo stupore per quanto accaduto aveva creato squilibrio nell’opinione pubblica e il caso era diventato politico. Non mancano, infatti, parallelismi tra la storia del metronotte genovese e la situazione mediatico-politica dell’Italia primi anni ’80: gli anni di piombo colmi di violenza, che ha visto il popolo italiano diviso in due fazioni distinte nel ruolo di vittima-carnefice.

I ricchi particolari scenici, realizzati con elementi “poveri” quali cartoni e giocattoli vintage, le proiezioni e le registrazioni hanno mantenuto un buon ritmo, risultando mai noiosi e mai banali.

La necessità di avere dei personaggi “autentici al 100%” ha motivato Patella sull’utilizzo dei giocattoli, perché loro, a differenza di un attore umano, non possiedono nulla se non la caratterizzazione del loro personaggio e questo limite, spiega l’autore, è stato sfruttato come un vantaggio per poter catturare appieno l’attenzione del pubblico su una vicenda comica, ma delicata, come quella trattata. Ricordiamo che il lavoro è stato riconosciuto con Menzione speciale Franco Quadri al Premio Riccione 2013.

Sabato sera giunge in scena il testo scritto e interpretato da Samantha Oldani: Più di ieri meno di domani, con la collaborazione artistica di Gianandrea Guerra al violino.

Il lavoro, per la prima volta inscenato a teatro, nato dall’incontro con alcune donne vittime di violenza domestica, porta la drammatica verità di un tema, purtroppo, più che non mai attuale come oggi.

Lo spettacolo è articolato sullo studio del suono, quello del violino, che incarna e simboleggia sia la dolcezza e l’armonia che le stridule note taglienti, parallelamente immaginate nel ruolo, quello del carnefice, che prima si fa amare e poi affonda gli artigli, con brutalità, nel corpo e nella psiche della malcapitata vittima. Suono che rievoca anche la situazione di apparente normalità di chi vede, o in questo caso ascolta, da fuori.

L’idea di averlo creato come spettacolo casalingo, spiega la Oldani, nasce dalla volontà di voler portare lo spettatore ad essere un testimone quanto più vicino all’ambiente domestico, sempre più spesso tragico teatro della violenza e la sfida di portarlo per la prima volta in scena è stata appunto quella di ricreare fedelmente un ambiente casalingo per ricreare quella sensazione negli spettatori di Festival 50+1.

Il prossimo appuntamento è fissato il 29 e il 30 maggio con la serata finale di Festival 50+1.

Il cartellone di Festival 50+1 è disponibile a questo indirizzo: https://www.ilpiacenza.it/eventi/teatro/festival-50-teatro-serra-parco-raggio-pontenure-8-30-maggio-2015.html