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"Eneide di Krypton" al Municipale per Altri Percorsi

Appuntamento martedì 1 marzo alle 21 con il nuovo allestimento scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, con le musiche di Litfiba - Beau Geste

“Eneide di Krypton - un nuovo canto” ritorna a calcare le scene italiane portando con sé l’esperienza ultratrentennale di uno spettacolo che ha caratterizzato il teatro italiano contemporaneo. Appuntamento al Teatro Municipale martedì 1° marzo alle ore 21 nell'ambito del cartellone Altri Percosi della Stagione “Tre per Te” organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, con le musiche di Litfiba - Beau Geste, l’azione di Martina Belloni, Giorgio Coppone, Marta Tabacco e la voce off di Ginevra Di Marco, il nuovo allestimento riprende in una forma rinnovata quello che ormai più di trent’anni fa fu un vero e proprio cult della ricerca teatrale.

Quella forte intuizione nel dar corpo alla nuova spettacolarità attraverso il mito, ritrova oggi, oltre all’interpretazione di Giancarlo Cauteruccio, l’importante composizione musicale dei Litfiba - Beau Geste. Uno spettacolo che si arricchisce dell’esperienza maturata dagli artisti, del mutato punto di vista, delle nuove possibilità tecnologiche e non ultimo di un senso critico verso i linguaggi e verso il sistema delle arti sceniche.

In questo allestimento l’energia creativa ed espressiva che dall’opera virgiliana discende di nuovo sui suoi cantori contemporanei, apre ancora una volta un nuovo orizzonte percettivo. Quel che fu raccontato solo con la musica nella prima edizione, viene oggi interpretato come testimonianza viva del testo virgiliano per conferirgli una nuova vibrazione: la voce e il corpo di Cauteruccio e la musica dei Litfiba - Beau Geste si combinano in un’azione fisica, sonora e visiva di forte coinvolgimento.

La nuova “Eneide di Krypton” è un racconto fortemente contemporaneo che si misura con il tempo presente e si spinge in avanti a indagare nuovi territori scenici, senza però tradire l’essenza dei brani storici, presenti e sedimentati anche nella memoria degli spettatori.

Una vera e propria scossa di suono, voce e luce. L’impianto scenico è completamente ridisegnato: le multivisioni delle origini (oggi definibili archeologia elettronica) diventano scenari dinamici, digitali e interattivi, come manovrati dall’azione del regista in scena, che offre la voce a brani del poema, insieme all’azione dei corpi dei tre performer: Martina Belloni, Giorgio Coppone e Marta Tabacco. Un’antica imbarcazione sullo sfondo, immaginata con enormi woofer intesi come bocche di un coro tragico, guida l’evoluzione scenica dello spettacolo.

Il nuovo lavoro musicale rivitalizza i suoni e i temi dell’opera attraverso le nuove possibilità espressive e timbriche della più recente elettronica. Il personaggio di Lavinia, significativamente silenzioso nel poema di Virgilio, e quello di Didone, qui vengono svelati dalla bellissima voce di Ginevra Di Marco.

«Dopo trent’anni - spiega Giancarlo Cauteruccio nelle note di regia - torno a confrontarmi con "Eneide”, con gli scenari e gli dei di un mito fondativo per la storia dell’occidente, quello virgiliano, e per la mia ricerca artistica quello del segno tecnologico e elettronico meglio conosciuto attraverso il laser».

«Tornare all’Eneide di Krypton - prosegue - è come riavvolgere il nastro di un lungo tratto del mio percorso, è come riesumare le tracce della mia esperienza per comprenderne il senso, per rilevarne gli sguardi incontrati, per mettere meglio a fuoco i risultati raggiunti e, insieme, quelli falliti che, in linea con il pensiero beckettiano, dell’arte sono la migliore essenza. Mi ritrovo adesso nella scena, nel tentativo di rivivere il viaggio di un’opera che ha segnato l’intera mia carriera».

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