Gruppo Astrofili, "Il Multiverso è per sempre"
Riferito ai ritmi dell'esistenza umana, il tempo degli eventi cosmici appare lunghissimo. Le stelle e le costellazioni che oggi splendono nel cielo notturno, a parte piccoli spostamenti dovuti al moto proprio e alla precessioni degli equinozi, sono le stesse che furono osservate dagli antichi Egizi. Ma nel cosmo nulla è perenne: pianeti, stelle e galassie, proprio come gli uomini, nascono e muoiono in continuazione e l'universo stesso, uscito dal big bang circa 13 miliardi di anni fa, si dissolverà nel nulla tra un centinaio di miliardi di anni. Tutto ciò che esiste è destinato a finire e il periodo di tempo che riesce a strappare, breve quanto la traccia di una meteora o lungo quanto la vita di una stella, è solo un piccolo frammento dell'eternità.
Venerdì 27 febbraio 2015, alle ore 17:45 presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia 12, prosegue il nuovo ciclo di conferenze del Gruppo Astrofili di Piacenza. Il ciclo di incontri di quest'anno è stato intitolato "Frammenti di eternità".
L'incontro di venerdì 27 febbraio è intitolato "Il Multiverso è per sempre"; relatore Marco Miserocchi.
Perché si è verificato il big bang e cosa c’era prima? Queste domande fino a qualche anno fa erano considerate nell’ambiente scientifico prive di senso, speculazioni filosofiche o teologiche. Oggi però la cosmologia moderna è in grado di proporre ipotesi che si poggiano su basi teoriche condivise e la congettura denominata del multiverso inflazionario è una di quelle più accreditate. Essa propone l’esistenza di un multiverso, uno spazio infinito e senza tempo, in cui, da un nulla instabile e in continua espansione, emergono in continuazione altri universi, a volte molto simili al nostro, a volte completamente diversi. Recentissime scoperte sul moto delle galassie e sulla distribuzione della radiazione fossile sembrerebbero proprio indicare la presenza di un altro universo, molto vicino al nostro.