Libera di nuovo in presenza @ Capannone "Rita Atria" a Calendasco
Libera di nuovo in presenza mercoledì 16 giugno alle 20.30 @ Capannone Rita Atria a Calendasco
Lo spunto ci è stato dato dalla mostra FUTUROSCOPIO: Construyendo futuro a través del intercambio de experiencias y fotografías entre niñas y niños de México, Bolivia y Colombia, che pone come fondamento per la costruzione del futuro lo scambio di esperienze e vissuti di bambini e bambine di Messico, Bolivia, Colombia (https://www.libera.it/schede-
Mercoledì quindi discuteremo su cooperazione e solidarietà alla luce delle nuove sfide sociali e umanitarie con : Giulia Poscetti , referente di Libera Internazionale, Gessica Monticelli di Libera Piacenza, Maya Koshi, referente per la rete ALAS in Bolivia, e Bernardo Carli, de la Fabbrica & Le Nuvole odv, modera la giornalista Elisabetta Paraboschi.
FUTUROSCOPIO è un progetto promosso da tre associazioni che fanno parte della Red ALAS – una delle reti internazionali promosse da Libera Contro le Mafie: SiKanda - Solidaridad Internacional Kanda AC, Oaxaca, (Messico), APEA - Acción Por una Educación Activa, El Alto, (Bolivia) e Casa B, Bogotá, (Colombia).
Utilizzando la fotografia come strumento per la narrazione e la comunicazione, FUTUROSCOPIO crea legami sociali tra bambini di diverse culture, offrendo loro un linguaggio possibile attraverso il quale esprimersi e dialogare con "l'altro" oltre i confini. I bambini che partecipano a FUTUROSCOPIO provengono da contesti geografici e socioculturali molto distinti, ma affrontano difficoltà analoghe. Nella remota e rurale Chipaya, nella regione di Oruro, Bolivia, nel contesto urbano del Barrio Belen di Bogotá, Colombia, così come nella periferia sub urbana che circonda la grande discarica a cielo aperto di Oaxaca, Messico, i bambini vivono una condizione di vulnerabilità, determinata anche dall'assenza di adeguati spazi di espressione e partecipazione.
Durante il progetto i bambini e le bambine hanno appreso le tecniche base della fotografia e documentano il proprio contesto di vita, acquisendo e migliorando la capacità di analizzarne le diverse prospettive. Il progetto ha dimostrato che le possibilità di fare antimafia sociale sono numerose: dal basso, attraverso la cultura, lo scambio di buone pratiche e la prevenzione si può piantare il seme di una nuova speranza.
Al capannone Rita Atria di Calendasco è stata allestita la mostra che documenta questa attività.