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Galà alle Rotative, svelati i vincitori del Concorso Bettinardi 2016

Conclusione del Piacenza Jazz Fest sabato 19 marzo con il tradizionale Galà. Allo Spazio Rotative premiati Sara Battaglini, il gruppo Playground Project e Claudio Jr. De Rosa

La cantante Sara Battaglini di Firenze; il gruppo Playground Project di Aversa, in provincia di Caserta, con Marco Fiorenzano al pianoforte, Marco Galiero al basso ed Emiliano Barella alla batteria; il solista Claudio Jr. De Rosa della provincia napoletana, saxofonista: sono loro i giovani talenti del Jazz italiano vincitori dell’edizione 2016 del “Chicco Bettinardi”, il Concorso Nazionale per jazzisti emergenti promosso dal Piacenza Jazz Club e collegato fin dalla sua nascita al Piacenza Jazz Fest.

Anche quest'anno, come da tradizione, presso lo spazio “Le Rotative” di Piacenza si è chiusa con un Gran Galà la tredicesima fortunata edizione del Piacenza Jazz Fest.

Durante la serata, svoltasi sabato 19 marzo, ha avuto luogo la premiazione dei vincitori delle tre sezioni del Concorso "Chicco Betttinardi" 2016. Il concorso si avvale del sostegno decisivo di Elitrans, ultimo datore di lavoro del socio fondatore del Piacenza Jazz Club a cui il concorso è dedicato, e di Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy.

E’ stata così svelata la graduatoria dei vincitori che si erano disputati le tre finali – dedicate a Solisti, Gruppi e Cantanti – nello scorso mese di gennaio al Milestone. Per la sezione Cantanti la giuria, presieduta dalla cantante Diana Torto, ha scelto la fiorentina Sara Battaglini che ha incantato il pubblico presente con la sua versione dello standard “I Get Along Without Very Well”. Molto sicura e preparata anche l’esibizione della seconda classificata, la parmigiana Giulia Di Cagno, che ha cantato “There Will Never Be Another You”.

Per la sezione Gruppi secondo il giudizio della giuria presieduta dal saxofonista Tino Tracanna, immediatamente dopo i Playground Project, che hanno colpito il pubblico con la freschezza del loro swing nell’interpretazione dello standard “These Foolish Things”, si è piazzato lo Jacopo Mazza Trio di Crevacore, in provincia di Biella, con Mazza al pianoforte, Marco Rottoli al contrabbasso e Alessandro Rossi alla batteria. I tre si sono esibiti nel corso della serata presentando un brano inedito scritto dal pianista e leader del gruppo.

Per la sezione Solisti la giuria, presieduta dal maestro piacentino Giuseppe Parmigiani, ha insignito del primo premio il saxofonista Claudio Jr. De Rosa che ha presentato un suo brano scritto dopo gli attentati di Parigi dell’autunno scorso dal titolo “Closed eyes” che ha emozionato molto tutti i presenti, anche perché l’ha dedicato al padre scomparso, mentre al secondo posto si è classificato il chitarrista Francesco Zampini, nato a Roma ma residente a Firenze, che ha suonato magistralmente un brano di Bill Evans dal titolo “Funkallero”.

I solisti e le cantanti si sono esibiti con l’accompagnamento della sezione ritmica “di casa”, i docenti della “Milestone School of Music” Gino Marcelli al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.

Tutti i primi classificati avranno un ingaggio per il prossimo Piacenza Jazz Fest 2017 e saranno inseriti nel cartellone principale del festival. Ogni sezione comprendeva poi premi in denaro sia per il primo che per il secondo posto, dai 600 euro per la vincitrice e 350 per il secondo classificato tra i cantanti, dai 1200 al primo ai 700 del secondo per i solisti e dai 1.500 euro agli 800 per i gruppi. A ciascun primo classificato è stato inoltre assegnato il “Premio Libertà” e garantita la segnalazione sulle riviste nazionali di settore.

Nel corso del Galà, il presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali ha ricordato anche i vincitori della nuovissima Sezione D assegnata alla miglior opera prima. Ad aggiudicarsi questo riconoscimento sono stati gli Oir Quartett con il CD che porta il loro nome. L’Oir Quartett è una formazione ormai consolidata, composta da quattro talentuosi musicisti – Giulio Scaramella al pianoforte, Giovanni Perin al vibrafono, Marco Trabucco al basso acustico e Max Trabucco alla batteria. Nel disco, edito per la collana Skyline della Abeat Record anche Mirco Cislino alla tromba e Tommaso Troncon al sax tenore.

Il Piacenza Jazz Fest ringrazia tutti per la calorosa partecipazione ai numerosi eventi che hanno contraddistinto questa tredicesima edizione e rimanda l’appuntamento all’estate, con il ritorno della rassegna “Summertime in Jazz”.

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