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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gazzola Day, la scuola e il museo più antichi di Piacenza aprono le porte alla città

Sesta edizione del Gazzola Day sabato 21 aprile, con visite guidate alla scoperta delle aule di ornato, figura e incisione nonchè al museo annesso alla Scuola d'Arte

Si terrà sabato 21 aprile la sesta edizione del Gazzola Day, la festa della scuola e del museo più antichi di Piacenza. Come ogni anno la Fondazione Istituto Gazzola apre le porte alla cittadinanza, proponendo alle ore 15.00 e alle 15.30 due visite guidate alla scoperta delle aule di scultura, ornato, figura e incisione, dove saranno al lavoro con i lori allievi i docenti Mario Branca (scultura),Giorgio Fanzini (ornato), Bruno Grassi (figura) e Bruno Missieri (incisione). Nell'aula di Storia dell'arte sarà inoltre allestito un piccolo omaggio a Frida Kahlo, artista alla quale sono state dedicate diverse lezioni durante l'anno. 

Alle ore 17.00 Alessandro Malinverni, docente di Storia dell'arte e conservatore del Museo Gazzola, mostrerà la preziosa raccolta d'arte soffermandosi sulle donne celebri protagoniste dei dipinti del museo.

L’ingresso è libero.

LA SCUOLA E IL MUSEO di Alessandro Malinverni

Nel suo testamento del 1771, il conte Felice Gazzola (Parmigiana di San Polo, Piacenza, 1698-Madrid 1780), generale d’artiglieria dell’esercito di re Carlo III di Spagna, stabilì che quasi tutti i propri beni immobili e mobili fossero venduti per costituire doti e borse di studio rispettivamente per fanciulle povere e sei giovanetti piacentini dalle spiccate doti artistiche.  Il conte Gazzola non era stato soltanto un esperto di tecniche militari, in particolare di artiglieria, ma anche di mobili e tappezzerie (partecipò attivamente all’arredamento del palazzo reale di Madrid), di archeologia (promosse gli scavi e i rilievi di Paestum) e infine d’arte (protesse il Tiepolo in Spagna e allestì una ricca collezione di dipinti, disegni e incisioni, affiancata da una biblioteca molto fornita).

La scuola d'arte istituita grazie alla sua generosità da oltre 230 anni è ospitata nel palazzo tra via Gazzola e via San Tommaso. Vi si sono formate generazioni di artisti piacentini, e tuttora ottanta allievi – questo il numero massimo consentito dalle risorse e dagli spazi – ne frequentano i corsi pomeridiani di ornato e prospettiva, figura, scultura, tecniche dell’incisione e storia dell’arte. Legati alla scuola sono anche un archivio (che permette di ricostruire il passaggio e la formazione di allievi e insegnanti) e un museo, costituitosi nel corso dell’Ottocento grazie a saggi scolastici, donazioni, lasciti e acquisti. Esso conta oltre duecento dipinti, dal Cinquecento al Novecento, riconducibili ad artisti locali (Gaspare Landi, Carlo Maria Viganoni, Stefano Bruzzi, Francesco Ghittoni…) e non (Gian Nicola Manni, seguace di Albrecht Altdorfer, Giovan Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, Luigi Miradori detto il Genovesino, Domenico Piola, Giuseppe Maria Crespi, Margherita Caffi, Ignazio Stern…); una quarantina di sculture; quattrocento armi bianche del conte Antonio Parma (in deposito presso i Musei Civici di Palazzo Farnese); oltre duemila tra disegni e incisioni, nonché un centinaio di calchi in gesso di statue e bassorilievi, in gran parte portati da Roma nel 1830 da Carlo Maria Viganoni. 

Vero riferimento culturale e artistico per i Piacentini, il museo Gazzola ospitò dal 1903 sino agli anni Sessanta il primo museo della città, comprendente le collezioni del Comune, ma anche quelle della Curia, del Collegio Alberoni e degli Ospedali Civili.

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