In queste ore di angoscia e preoccupazione, facciamo nostro l’appello di Papa Francesco a partecipare tutti, credenti e non credenti, alla Giornata di digiuno per la pace del prossimo 2 marzo. Per i credenti sarà “una giornata intensa di preghiera e di digiuno”. Per tutti sia un giorno di intensa riflessione e impegno di pace contro la guerra in Ucraina e ovunque nel mondo. “A ognuno di fare qualcosa a scuola, a casa, nei luoghi di lavoro, nelle piazze…” (Aldo Capitini, ideatore della Marcia per la Pace Perugia Assisi)
Questo momento dovrebbe vedere davvero la partecipazione di tutte le donne e gli uomini di buona volontà, uniti nella ricerca della Pace che non è possibile ottenere con l’uso delle armi, degli eserciti e della violenza.
La storia con i suoi lutti e i suoi orrori, il progresso civile ed umano e la coscienza che una guerra potrebbe davvero essere l’ultima per il genere umano ci portano a dire che le strade da perseguire sono altre e si basano sulla capacità di utilizzare gli strumenti delle mediazioni e della diplomazia.
Nessuna guerra ha mai risolto nessun problema dell’umanità.
“Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza.”
Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale. (Papa Francesco)
Speriamo che domani al nostro presidio avremo la possibilità di riunire esponenti di diverse religioni, così come di laici e non credenti e poter discutere tranquillamente insieme di Pace. Quindi invitiamo tutti e tutte a passare a trovarci e a lasciare pensieri, appelli e lettere che poi invieremo ai “potenti”. Questo appello lo rivolgiamo in particolare alle scuole, ai bambini e alle bambine, alle ragazze ed ai ragazzi. Riuniremo tutto il materiale e poi lo invieremo a Putin e a Biden ma anche al Parlamento Europeo e a quello italiano.
Questa azione collettiva di digiuno sia un momento per riunire la nostra comunità, dare voce alla pace e riflettere sulla guerra e il nostro personale impegno per la pace.
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