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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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"Luci sul melodramma e...", a Palazzo Farnese il Gran Galà lirico

Anche due arie dell'opera inedita "Pierluigi Farnese" nel programma di "Luci sul melodramma e...", concerto-spettacolo che sarà rappresentato sabato 12 settembre a Palazzo Farnese

Gli amanti della lirica e non solo non potranno perdere certo l’occasione sabato 12 settembre di assistere all’esecuzione con orchestra in prima assoluta del  Preludio e dell’aria del baritono “Poiché non ti sa render giuliva” dell’opera inedita  "Pierluigi Farnese", che  attende di essere rivelata al pubblico.

Composta tra il 1874 e il 1877, l’opera riveste particolare interesse in quanto il libretto porta la firma di  Arrigo Boito, autore di capolavori musicati da Verdi quali Otello e Falstaff. Le musiche sono del compositore napoletano  Costantino Palumbo, pianista affermato ed allievo di Saverio Mercadante.

I due brani tratti dall'opera - che non è mai andata in scena - rientrano nel ricco programma del  Gran Galà Lirico “Luci sul melodramma e…” a cura dell’ Associazione Amici della Lirica, programma che comprende inoltre brani di Cilea, Donizetti, Verdi, Puccini e Saint-Saens.

Gli interoreti sono voci già affermate a livello internazionale  Benedetta Torre, Cristina Melis, Fabio Armiliato, Federico Longhi, Marco Spotti, accompagnati dall’ Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Fabrizio Cassi.

"Luci sul melodramma"




Per creare una cornice consona ai brani del Farnese – l’opera è ambientata a Piacenza in un’atmosfera da Rinascimento Noir all’epoca della Congiura del 1547 - sarà la voce narrante di  Mino Manni, a creare un suggestivo unico racconto unendo tutti i brani in programma, su testi di  Giulia Bassi.

Nel concerto/spettacolo  “Luci sul Melodramma e…”, l’attore piacentino personifica Giuseppe Verdi che seduto nel suo studio riflette sulle sue opere e sul melodramma in generale, alla vigilia dei 50 anni della sua carriera iniziata nel 1839, quando la Scala mise in scena “Oberto Conte di San Bonifacio”.

Verdi, interrogato a proposito di un’eventuale festa da organizzare – il suo Giubileo -rifiuta l’idea scrivendo le sue ragioni a Ricordi e a Boito. Tale è il contesto da cui si sviluppa il racconto dove le parole fanno da contrappunto alla musica, che inizia con l’Oberto e termina con Otello e comprende sempre di Verdi: arie da Il Corsaro, Macbeth; Ernani, Don Carlo, Aida e Otello e si completa con brani di Puccini (Tosca e La Boheme) Cilea (Adriana Lecouvreur) Boito (Mefistofele) e Sanit-Saens (Samson e Dalila)

Info e prenotazioni 333/6300888 oppure 327/4686648
 a mezzo e-mail  amiciliricapiacenza@libero.it

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