La mostra di Silvana Mascioli "Limiti della materia e punto spirituale"
Alla Galleria d'Arte Contemporanea “Studio C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39, si inaugura sabato 10 dicembre, alle 18, la mostra personale di Silvana Mascioli dal titolo “Limiti della materia e Punto spirituale”.
Nata a Bologna, dove anche oggi vive e lavora, è ormai un nome affermato dell'attuale panorama artistico contemporaneo e il suo curriculum è ricco di partecipazioni a rassegne di livello nazionale e internazionale. Da ricordare, tra queste, la quarta edizione della Triennale di Roma, la Biennale internazionale d'arte di Venezia e poi, ancora, la sua intensa attività extra europea che l'ha vista protagonista negli Stati Uniti d'America, Russia e Cina. Silvana Mascioli si presenta come artista fortemente nuova, bravissima e sensibile interprete della OP-Art (Optical-Art), movimento di arte astratta nato e sviluppatosi negli Stati Uniti d'America intorno agli anni sessanta che ha come principale campo di ricerca formale l'illusione ottica e l'impressione plastica del movimento.
L'artista emiliana, infatti, nelle sue opere, eseguite sia a colori che in bianco e nero, e percorse sempre da grande e sentita partecipazione, sembra aver assimilato e fatte proprie tutte le leggi fisiche riguardanti la diffusione e la rifrazione ottica, elementi indispensabili per poter superare l'idea di un'opera d'arte immobile e immutabile nel tempo e rappresentare invece un'opera in apparente e continuo movimento e quindi capace di cambiare e modificarsi a seconda di come la si guarda: in questo tipo di espressione, infatti, la partecipazione dello spettatore è fondamentale e indispensabile perchè l'opera d'arte sia completa. Un'spressione, questa di Silvana Mascioli, tutta rivolta alla materia, allo spazio e all'energia purissima che in esso vive, palpita e si agita. Forza unica e straordinaria, lo spazio, dove si muove una componente misteriosa, un enigma, che la geometria del segno e la dinamica del colore e delle forme possono solo esplorare nel tentativo di individuare i luoghi segreti dove memoria, ragione e sentimento si incontrano e convergono per definire azioni e comportamenti, per tracciare percorsi e destini, per individuare dove il punto materiale si unisce a quello cosmico e spirituale.
Ne deriva che il fulcro espressivo delle sue opere non risiede solo e soltanto in ciò che rappresentano, bensì in come queste vengono viste e percepite. In questo modo, dunque, esse si trasformano in vere proprie meta-immagini che possono esprimere, contemporaneamente, significati diversi e/o addirittura contrapposti. Dalla dimensione fisica, dallo spazio e dalla materia, la ricerca di Silvana Mascioli si rivolge dunque all'interiorità, al “Punto spirituale”, al cuore e alla mente dell'artista per ricercare e per trovare una dimensione “altra” e “diversa”, fatta di serenità, emozione e libertà vera e concreta. La nostra artista, insomma, attraverso un approccio che unisce l'istanza ludica con quella concettuale, crea opere capaci di rivelare la complessità della realtà che ci circonda, ma che sono, allo stesso tempo, comunicative e immediate. Inoltre, con i suoi colori e i suoi percorsi, con le sue forme e i suoi tracciati, l'artista attira lo sguardo dell'osservatore all'interno della sua trama visiva, dentro l'illusoria dimensione dello spazio della rappresentazione in una scansione geometrica senza fine e in una ambigua vertigine prospettica dove tutto ci appare allo stesso tempo nella sua concreta e vera fisicità e come immagine di se stessa nella dimensione dello spazio virtuale. Così le sue opere, riescono a portare l'osservatore verso una dimensione ideale e ponderata dove, in perfetta armonia, lo spazio fisico si unisce a quello mentale, la realtà al sogno e alla poesia, il libero pensiero alla riflessione e al mistero esistenziale. L'arte, dunque, come la vita, mai statica ed inerte, ma in continuo movimento, in continua trasformazione.
La rassegna, che sarà illustrata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 22 dicembre.