Spazio Rosso Tiziano, "I gatti - Una mostra di gatti che mi piace da matti"
I GATTI - UNA MOSTRA DI GATTI CHE MI PIACE DA MATTI
"Mi piace perché questi artisti che vedete sono bravi, sono anzi eccellenti, sono anzi tra i migliori che abbiamo, e il gatto l’hanno trattato proprio bene, con tutti i suoi sottintesi, con i suoi annessi e connessi, le sue implicazioni e la sua forma fatta a forma di carezza. Con il suo mistero anche, con la sua violenza e con il terrore. Con quella sua carica erotica che un gatto si porta sempre dietro, come in una tasca segreta del corpo. E con la sua follia, allegra, triste, sempre affamata di qualcosa anche quando dorme e sogna.
Perché, se non è matto un gatto, chi è matto? E se altri sono matti, è proprio matto un gatto? Questo gli artisti lo hanno sempre saputo, perché i gatti li fanno proprio bene. Li “sentono” insomma. Un artista è anche un po’ poeta (e spesso anche del tutto). Il gatto anche è poeta (a modo suo) quando passeggia tutto languido. Quando scatta come una fionda per acchiappare una lucina o un’ombra che vede solo lui. Quando sembra che pianga tutte le sue lacrime e invece è solo innamorato, da qualche parte sui tetti, Quando si brucia il pelo tanto gli piace stare al caldo. Quando cammina, tutto pensieroso, e allora non si accorge di te nemmeno se gli gridi dietro. E’ fatale, insomma, che gli artisti e i gatti si incontrino sempre in qualche luogo. E allora ne ho fatti incontrare un po’ perché a me piacciono sia gli uni che gli altri, e mi piacciono i loro incontri.
In fondo si assomigliano un po’, vero?"
(Peppino Gatti)