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Tempo senza inizio e senza fine - Lo Zen incontra l'Arte Contemporanea

Verrà inaugurata il 13 settembre presso lo Spazio Idroarte a Milano la mostra di quattro artisti del movimento Zen in Art

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Sabato 13 settembre alle ore 17 si inaugura presso la Torre del Tempo e dell'Arte ed il prospiciente Spazio Idroarte la manifestazione "Tempo senza inizio e senza fine - Lo Zen incontra l'Arte Contemporanea". L’evento, che ha il patrocinio della Provincia di Milano e del Consolato Generale del Giappone, è ad ingresso libero e durerà fino al 5 ottobre con apertura il Venerdì dalle 16.30 alle 19.30 ed il Sabato e la Domenica dalle 10.30 alle 19.30. Nei suggestivi spazi della Torre del Tempo e dell'Arte, caratterizzati da ampie vetrate che donano agli ambienti una intensa luminosità accentuata dalla superficie riflettente dell'adiacente bacino dell'Idroscalo, vengono presentate le opere di quattro artisti del Movimento Zen in Art: Franca Franchi scultrice, Massimo Tosini artista visivo, Catherine Schmid pittrice e Alessandro Bersani fotografo.

Il Movimento è stato fondato nel febbraio di quest'anno da Franca Franchi e da Massimo Tosini con la pubblicazione del Manifesto "Zen in Art per un'estetica Zen", che e' il frutto delle riflessioni degli artisti e del confronto con il Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, Abate del Monastero Zen Soto Fudenji di Bargone di Salsomaggiore, che interverrà insieme agli artisti fondatori alla inaugurazione.

È prevista una esibizione di tamburi tradizionali giapponesi taiko del gruppo Fudendaiko ed una performance su haiku della poetessa sonora Cristiana Coen. E' questa la prima uscita pubblica del Movimento Zen in Art, preceduta da una anteprima chiusasi il 31 agosto presso il Monastero Zen Soto Fudenji. Il Movimento e' caratterizzato da un approccio globale al pensiero Zen visto dai fondatori oltre che come stile di vita come chiave di volta del processo di creazione artistica. È un'arte improntata ad una assoluta libertà creativa, fuori da schemi,scuole e convenzioni, caratterizzata da una essenzialità che si rivolge alla parte più profonda di chi ad essa si rapporta.

Le opere in cristallo e vetro frantumato di Franca Franchi con i loro giochi di riflessioni e rifrazioni e le loro forme essenziali, i dipinti di Massimo Tosini con i "grafismi automatici" e i "flussi energetici", la pittura di Catherine Schmid artista canadese con le sue rigorose geometrie, e le suggestioni fotografiche di Alessandro Bersani rispondono a questi criteri. Va detto che se nell’ambito dell’Arte Contemporanea alcuni artisti degli anni 50-60 del secolo scorso, esponenti dell’Espressionismo Astratto americano come Mark Tobey e Franz Kline, sono stati accostati allo Zen ciò è avvenuto per aspetti puramente formali della loro arte che richiama in modo evidente la calligrafia orientale. In questi casi e' mancato quell'approccio globale al pensiero Zen che caratterizza invece l'arte degli artisti del movimento “Zen in Art per un'estetica Zen “e che rappresenta la vera novità di questa operazione che i fondatori auspicano possa incidere concretamente nel modo di fare Arte nel momento attuale. I fondatori del Movimento Franca Franchi e Massimo Tosini sono due singolari figure di artisti, entrambe avvocati, quindi con percorsi artistici non accademici,entrambe vicini al pensiero buddista. Franca Franchi frequenta il Monastero Zen Soto di Bargone (PR) e Massimo Tosini è membro dell’Istituto Buddista Soka Gakkai.

Il Manifesto del Movimento parte dal presupposto di una valenza universale del pensiero Zen e dalla convinzione che lo Zen possa dare un contributo fondamentale, oltre che alla ricerca di se stessi ed alla propria crescita spirituale,alla ricerca artistica. Sgomberare la mente, vivere il presente, accettare l’essenzialità e la irripetibilità di un atto creativo che si colloca in un “tempo senza inizio e senza fine” (da qui il titolo della manifestazione) come unica realtà mette l’artista  in comunicazione con il profondo. Riaffiorano gli archetipi. Il segno diventa simbolo,il simbolo è ontologicamente astratto, non riproduce una realtà che dal punto di vista buddista è solo illusione ma la penetra svelandone il significato più vero. Nell’astrazione si esprime la valenza universale di una bellezza fuori dal tempo, pura ed incorrotta, che trascende la realtà apparente.

Questo atteggiamento si riverbera necessariamente nei caratteri estetici che ne derivano e che caratterizzano l’opera Zen. Fondamentale per inquadrare questo nuovo Movimento artistico, che peraltro si richiama ad un pensiero molto antico, è l’opera di un importante pensatore giapponese e Maestro Zen Schi'nici Hisamatsu (18889-1980) di cui sono note le frequentazioni con importanti personaggi della cultura occidentale quali Jung e Heiddeger, autore della fondamentale opera "Zen and the Fine Arts"(1970). Hisamatsu individua sette caratteri che caratterizzano l’opera d’arte secondo i canoni Zen,caratteri fatti propri dagli artisti del Movimento Zen in Art - ovviamente non come costrizioni stilistiche ma come naturale ed inevitabile conseguenza del processo di creazione artistica - che sono:

1) Fukinsei (asimmetria-asperità) che valorizza la peculiare bellezza dello spezzato,del diradato, dello sparito attraverso sottrazione,cancellazione di linee e di colori,spezzature di materiali ed immagini

2) Kanso (sobrietà) che rifugge il complicato ed il minuzioso, ricercando una bellezza solida, spontanea e semplice

3) Koko (austera dignità,secchezza) che ricerca una bellezza segnata dal tempo,ridottaall’essenza

4) Shizen (naturalezza) che rifugge tutto ciò che è artefatto e ricerca nella natura la propria ispirazione non per riprodurla ma per coglierne l’intima essenza

5) Yugen (implicazione) che valorizza il profondo dignificato del vuoto che lascia spazio ad una inesauribile immaginazione

6) Daisozoku (libertà da ogni attaccamento) che attraverso la libertà da ogni schema precostituito ci consente di agire come in gioco e di superare gli attaccamenti e quindi gli impedimenti che da questi derivano

7) Seijaku(quiete) che attraverso la calma rilassata ci permette di cogliere l’essenza delle cose.

Associazione Zen in Art - Palazzo Chiapponi, Via Chiapponi, n. 20, 29121 Piacenza - Tel. e Fax 0523.388524 - Cell. 338.3186409 - zeninart@gmail.com - C. F. 91109580331

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