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“Musica ai Giardini”, tanto jazz per l'edizione 2020

Prenderà il via il 4 agosto e terminerà il 22 settembre l'edizione 2020 di "Musica ai Giardini", la rassegna di concerti che ogni estate rallegra i Giardini Margherita

Un ricco programma musicale per ravvivare i Giardini Margherita in queste sere d’estate. E’ questo il senso della diciottesima edizione di Musica ai Giardini, promossa dal Comitato provinciale dell’Arci in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione di Piacenza e Vigevano.

L’iniziativa si svolgerà tutti i martedì di agosto e settembre. I concerti avranno inizio alle 21,30 e l’ingresso è gratuito. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani, sia l’assessore Papamarenghi che l’organizzatore degli eventi Luca Garlaschelli hanno sottolineato “l’importanza di presidiare il territorio con una serie di eventi culturali”.

In particolare, l’assessore ha rimarcato il ruolo della cultura in tal senso, soprattutto dopo i mesi di lockdown e ha evidenziato la qualità dell’iniziativa “che da anni vede coinvolti musicisti assai qualificati”. Luca Garlaschelli, l’anima della manifestazione, ha ribadito il ruolo della cultura di territorio: “Proponiamo un prodotto musicale che arriva direttamente alla gente, abbiamo coinvolto musicisti di vari generi, alcuni dei quali piacentini, come Paola Quagliata che ha studiato al Conservatorio Nicolini e Matteo Magni di Fiorenzuola”. L’ingresso sarà gratuito e gli artisti si esibiranno in prossimità del gazebo.

Il programma, molto articolato, prevede il 4 agosto l’esibizione del Paola Quagliata Trio, con Paola Quagliata (voce), Marco Ponchiroli (pianoforte) e Alvise Seggi (contrabbasso). Cantante di formazione classica debutta nel teatro lirico giovanissima esibendosi nei più importanti teatri italiani (San Carlo di Napoli, Fenice di Venezia, Regio di Torino, Carlo Felice di Genova) con una predilezione per il repertorio barocco e del Settecento. Lavora con grandi direttori d’orchestra tra cui Ottavio Dantone, Rubén Dubrovsky, Gabriel Garrido, Julia Jones, Massimo de Bernart, Vladimir Jurovsky e registi come Roberto de Simone, Mario Martone, Lindsay Kemp e Robert Carsen. Predilige da qualche anno la musica afro-americana.

Martedì 11 agosto sarà la volta dei Jumping Jive, con Roberto Meroni (sax tenore e clarinetto), Silvano Tamburini (piano) e Marcello Colò (batteria). Il gruppo si riallaccia alle formazioni che accompagnavano Billie Holiday, il quartetto di Bennie Goodman, i gruppi di Don Byas, Cootie Williams, di Lester Young e di Coleman Hawkins ne furono l'esempio. I Jumping Jive ricreano questo sound proponendo una serie di melodie indimenticabili .

Una presenza consolidata nel mondo del jazz, martedì 18 agosto con il Paolo Tomelleri Swing Trio, composto da Paolo Tomelleri (clarinetto), Davide Corini (pianoforte)e Luca Garlaschelli (contrabbasso). Polistrumentista vicentino e figlio d’arte, dopo aver studiato clarinetto al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nel 1957, Tomelleri entra da subito a far parte della famiglia dei musicisti di jazz per cominciare una carriera lunghissima, ricca di collaborazioni ad alto livello che lo hanno portato attraverso il jazz, la musica classica e la musica leggera italiana a collaborazione con Lino Patruno, Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Nel 1960 si liberò del clarinetto, vendendolo ed entrando a far parte di gruppi rock come sassofonista con Giorgio Gaber e Adriano Celentano occupandosi inoltre di arrangiamenti e orchestrazioni. Per anni sassofonista stabile al jazz club “Capolinea” di Milano, nel 1971 partecipa al festival di Sanremo come chitarrista nel Trio Balera accompagnando Adriano Celentano nella canzone “Sotto le lenzuola” dirigendo anche l'orchestra del Festival in numerosi brani, cosa che rifece poi negli anni successivi. In quello stesso anno lo troviamo a suonare il basso elettrico sia in formazioni jazzistiche che di musica leggera.

Martedì 25 sarà la volta di Matteo Magni, con i Cani sciolti unplugged. Una delle formazioni cover leader nel panorama musicale italiano, il gruppo piacentino ha fatto tappa in tutti i principali locali specializzati in cover, riscuotendo ovunque consensi. Dal 1993, quando Matteo Magni (voce) presentò il gruppo al pubblico per la prima volta, la formazione ha subito numerosi cambiamenti.

La Musikorchestra di Luca Garlaschelli sarà protagonista ai Giardini Margherita il primo settembre, con Massimiliano Milesi (sax soprano) Nadio Marenco (fisarmonica) e Luca Garlaschelli (contrabbasso). Si tratta del nuovo trio di Luca Garlaschelli che propone musiche originali utilizzate per spettacoli di Moni Ovadia, Cochi Ponzoni e David Riondino, adattate alla formula del trio sax soprano, fisarmonica e contrabbasso. Si prosegue l’8 settembre con Jude Lindy  (voce) “Lambrate 33 Swing” che annovera anche Francesco  Licitra (sax alto e clarinetto) e Yuri Biscaro (chitarra). Si tratta di una band di riferimento per il jazz tradizionale in tutto il nord d’Italia. Il cantante showman irlandese Jude Lindy e il suo gruppo propongono un repertorio swing degli anni dell’età dell’oro del jazz, con gli arrangiamenti di allora.

Martedì 15 andrà in scena Naturelle, gruppo composto da Natascha Bargna (voce), Mirko Fait (sax tenore) e Roberto Biscaro pianoforte). Africana d’origine, Natascha Bargna nelle maggiori capitali europee e negli Stati Uniti si esibisce nei festival, negli eventi musicali, nelle varie tivù e radio internazionali. Ha circoscritto in questo periodo la sua attività di cantante tra l’Italia e la Francia, dedicandosi anche all’insegnamento. Ha collaborato con Armando Corsi, Arthur Miles, Luke Evans, Bocephus King e altri.

Ultimo appuntamento martedì 22 settembre con Roberto Testini M.O.T., trio composto dallo stesso Testini (chitarra e voce), Francesco Onidi (basso) e Barbara Maviglia (batteria). Roberto Testini ha sempre seguito le sue grandi passioni musicali, il blues, il funk e il rock latino. Ha girato in lungo e in largo, prima l’Italia e poi l’Europa, all’inizio come side-man e, in seguito, come interprete della propria musica. Il progetto musicale M.O.T. nasce al termine di numerosi tour in Europa; accompagnando artisti americani del panorama blues internazionale, Mavilia, Onidi e Testini, scoprono di avere la passione comune per una particolare miscela di suoni e colori.

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