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Al Municipale torna Neri Marcorè in "Quello che non ho"

Gradito ritorno al Teatro Municipale martedì 21 e mercoledì 22 febbraio di Neri Marcorè in "Quello che non ho", spettacolo ispirato anche a Fabrizio De Andrè e Pier Paolo Pasolini

Un affresco teatrale che, utilizzando la forma del teatro canzone e ispirandosi alle canzoni di Fabrizio De Andrè e alle visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza del futuro.

Lo spettacolo è “Quello che non ho”, che vede in scena Neri Marcorè insieme al trio di chitarristi/cantanti Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini, drammaturgia e regia di Giorgio Gallione, una produzione del Teatro dell’Archivolto.

L’appuntamento è a Piacenza al Teatro Municipale martedì 21 e mercoledì 22 febbraio alle ore 21 nel cartellone della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Nelle ultime stagioni Neri Marcorè ha molto frequentato il teatro musicale, esplorando tra l’altro Gaber e i Beatles e costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. Con “Quello che non ho” siamo di fronte a un reinventato esempio di teatro canzone (sostenuto e arricchito in scena da tre chitarristi/cantanti dal talento virtuosistico) che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato prova a costruire una visione personale dell’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali.       

Ispirazione principale di questo percorso sono De Andrè (in particolare le canzoni del concept album “Le nuvole”) e Pier Paolo Pasolini (con le apocalittiche e visionarie profezie contenute nel poema filmico “La rabbia”, che raccontano di una “nuova orrenda preistoria”, che sta minando politicamente ed eticamente la società contemporanea). Ci si servirà di tre storie emblematiche, quasi parabole del presente, che raccontano (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rilette con un filtro grottesco, ghignante e aristofanesco.      

Così viaggiando “in direzione ostinata e contraria” si favoleggia del Sesto continente, un’enorme Atlantide di rifiuti di plastica (grande 2 volte e mezzo l’Italia) che galleggia al largo delle Hawaii; di evoluti roditori, nuovi padroni del mondo, che inaugurano il regno di Emmenthal (...dopo Neanderthal); di surreali, realissime interrogazioni parlamentari che lamentano la scomparsa di Clarabella (?!) dai gadget dell’acqua minerale; di guerre civili causate dal coltan, minerale indispensabile per far funzionare telefonini e playstation, di economia in “decrescita felice” che propone la pizza da un euro (una normale margherita, grande però come un euro...), costruendo così un mosaico variegato di storie canzone che si muove tra satira, racconto e suggestione poetica.

Per Neri Marcorè è un ritorno al Teatro Municipale, dove nel marzo 2010 era stato protagonista di “Un certo signor G”, sempre diretto da Giorgio Gallione e prodotto dal Teatro dell’Archivolto.

INFO E BIGLIETTERIA

TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 -  biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal 10 gennaio 2017, dal martedì al venerdì ore 10-16. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 19 (Teatro Municipale, via Verdi 41, tel. 0523.492251).

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