Teatro Municipale, “Oblivion: the Human Jukebox"
Cinque contro tutti. Un articolato mangianastri umano che mastica tutta la musica e la digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Questo è “OBLIVION: THE HUMAN JUKEBOX”, spettacolo con cui si chiude a Piacenza anche il cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 del Teatro Municipale organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano. .
Appuntamento, per cui si annuncia il tutto esaurito, martedì 11 aprile alle ore 21 al Teatro Municipale, dove gli Oblivion sono ormai di casa, sempre molto attesi e acclamati dal pubblico piacentino. Negli ultimi anni sono stati ospitati nella Stagione di Prosa proposta da Teatro Gioco Vita nel 2015 (con “Othello, la h è muta”), nel 2014 (con lo spettacolo “Oblivion Show 2.0 – Il sussidiario”) e per la prima volta al Municipale di Piacenza nel 2011 (con Oblivion Show”).
Alla “perversa” creatività dei cinque “cialtroni” più irriverenti del teatro e della Rete si aggiunge, questa volta, quella del loro pubblico che contribuirà a creare il menù della serata suggerendo gli ingredienti della pozione. Gli Oblivion hanno in repertorio tutti i grandi della musica italiana e internazionale e sono pronti ad affrontare sfide sempre più difficili a colpi di cazzotti, mash-up, parodie, duetti impossibili e canzoni strampalate. Un flusso di note e ritmi infinito che prenderà vita davanti agli occhi attoniti degli spettatori, ogni sera, per una esperienza folle e mai ripetibile. Nessuno spettacolo sarà uguale al precedente. Dai Ricchi e Poveri ai Rapper, da Ligabue ai Cori Gospel, da Morandi ai Queen, tutte le canzoni senza farne nessuna. Uno schiacciasassi che trangugia e livella Sanremo, X Factor, Albano e Il Volo. “OBLIVION: THE HUMAN JUKEBOX” è la playlist che nessuno ha mai avuto il coraggio di fare, uno Spotify vivente che provoca scene di panico, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis!
Gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli. “Oblivion: the human jukebox” ha la consulenza registica di Giorgio Gallione, le musiche di Lorenzo Scuda, i testi di Davide Calabrese.
Come definire gli Oblivion? Loro si definiscono “i cinque miracolati dalla banda larga, i cinque punti del governo del cantare, i cinque anelli delle obliviadi, i cinque gradi di separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, i cinque madrigalisti post-moderni”.