Rivergaro, Omaggio a Stefano Fugazza
Sabato 13 luglio, alle ore 21, si inaugurerà alla Casa del Popolo di Rivergaro la mostra Omaggio a Stefano Fugazza, promossa da Comune di Rivergaro e Centro di Lettura, a cura di Gabriele Dadati.
A dieci anni dalla morte dello storico direttore della Galleria Ricci Oddi è stata realizzata un'esposizione con alcune opere di grande valore della sua collezione privata. Delle oltre 330 che possedeva, ne sono state scelte 22: sei suoi ritratti, otto opere di artisti storici nati a Piacenza e otto opere di artisti nazionali e internazionali, anche ottocenteschi.
Rivergaro (Piacenza), Casa del Popolo, 13 luglio-1 settembre 2019
Stefano Fugazza fu direttore della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza tra il 1993 e il 2009, anno in cui si spense dopo alcuni mesi di malattia lasciando un vuoto nel panorama culturale italiano che gli riconosceva non solo la grande competenza, ma anche un’umanità rara. Profondo conoscitore del Simbolismo, commentatore degli scritti d’arte di Gabriele D’Annunzio, attento alle maggiori correnti della tradizione europea dell’Ottocento come ai giovani artisti che lo invitavano nei loro studi, negli anni alla guida del museo seppe dare lustro alla collezione lì conservata promuovendo momenti di studio e mostre, oltre a incrementare il numero di visitatori e l’attività didattica. La sua politica dei prestiti non coinvolgeva solo le opere più celebrate della Ricci Oddi (con i suoi Casorati, De Pisis, Medardo Rosso, Zandomeneghi, Boldini, De Nittis, Hayez e tanti altri ancora), ma intendeva valorizzare anche i dipinti conservati nei depositi. Studiando percorsi tematici o monografici, Fugazza allestiva mostre in luoghi altri rispetto al museo: così la Ricci Oddi si faceva conoscere e si conosceva meglio lei stessa, perché ogni esposizione era anche occasione di approfondimento. La Casa del Popolo di Rivergaro fu luogo tra tutti privilegiato: nelle sue sale, infatti, Fugazza organizzò allestì negli anni addirittura cinque mostre con opere della Ricci Oddi, e ne curò altre sette con opere da privati e da altre istituzioni o gallerie. Non ci fu, in tutta la sua vita, nessun luogo che fu per lui “seconda casa culturale” più di Rivergaro. Per questo l’Amministrazione comunale, unitamente al locale Centro di Lettura, nel decennale della morte ha inteso ricordarlo affidando a Gabriele Dadati la curatela di questo “Omaggio a Stefano Fugazza”, che per la prima volta in assoluto attinge dalla collezione privata dello storico dell’arte. Tra le oltre trecentotrenta opera che la costituiscono, Dadati ne ha scelte e studiate ventidue, suddivise in tre sezioni. La prima, di sei pezzi, è dedicata ai ritratti di Fugazza: ne spicca uno di Ulisse Sartini, tra i più importanti artisti al mondo in questo genere. La seconda, di otto, articola il rapporto tra Fugazza e Piacenza. Compaiono qui opere di artisti storici tra cui il futurista Bot o Serge Belloni, nato in Emilia ma divenuto celebre a Parigi e oggi sepolto tra i grandi al Père-Lachaise. La terza, sempre di otto pezzi, testimonia gli interessi nazionali e internazionali del critico. Qui troviamo ad esempio un delizioso studio di Paul Baudry per la decorazione del foyer dell’Opéra di Parigi, commissionatagli da Napoleone III, un paesaggio di rara finezza firmato da Auguste Ravier o un incisivo autoritratto di Pietro Ghizzardi.
Ingresso gratuito da mercoledì a domenica
Catalogo disponibile in mostra