Piacenza, Musica al Lavoro 2023: locandina e spettacoli
Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè. Due grandissimi poeti che usano la Musica per rendere ancora più forte e potente il loro messaggio. Un messaggio rivolto agli Ultimi. Una sorta di preghiera alla riflessione su se stessi sul mondo sugli altri ed in particolar modo sugli ultimi. Entrambi iniziano passando attraverso la popolarità data dalle canzoni che Gaber interpreta e De Andrè fa interpretare ad altri;poi per entrambi la svolta che li porterà uno al teatro e l’altro ad una ricerca musicale sulle sue radici.
Il viaggio che si percorre in questo spettacolo è dunque una percorso tra i grandi temi che i due poeti hanno sempre affrontato: l’ineludibilità della vita che, in un mondo in cui l’ingiustizia sociale regna, abbisogna di una chiave di lettura poetica, di testimonianza e a volte di militanza. A cantare le canzoni dei due grandi autori sarà Matteo Magni una voce ed un interprete che più volte si è cimentato in questo repertorio, a narrare la storia sarà Gilberta Crispino sensibile e sublime attrice ed entrambi saranno accompagnati da Nadio Marenco alla fisarmonica e da Luca Garlaschelli che oltre ad avere arrangiato i brani suonerà il contrabbasso.
Matteo Magni: voce
Gilberta Crispino: voce recitante
Nadio Marenco: fisarmonica
Luca Garlaschelli: contrabbasso
Matteo Magni: nasce a Milano, ma cresce artisticamente nella provincia Piacentina attraverso una miriade di esperienze artistiche. Studia pianoforte, canto e recitazione, e si afferma sin dall’inizio degli anni ‘90 come brillante intrattenitore.
Dalle feste di piazza fino alle sale da concerto più blasonate della penisola, l’escalation è continua.
Ad oggi, cantante e produttore di successo, ha inciso numerosi dischi con la sua band: i Cani Sciolti, collaborato con trasmissioni televisive ed ha all’attivo un impressionante calendario di spettacoli su tutto il territorio nazionale. Nel 2011 ha fondato Piacenza Musica per la diffusione e la produzione di spettacoli, editoria ed eventi dal vivo.
Gilberta Crispino: Attrice,doppiatrice ,speaker radiofonica e pedagoga. Inizia a lavorare fin da giovanissima come attrice e doppiatrice. Come doppiatrice lavora nel cinema donando la sua voce ad attrici come Jane Mclean, Kate Kelton, Melania Lynskey, Emma Nicolas. Doppia anche diverse serie televisive, cartoni animati e film d’animazione. Come attrice ha partecipato a innumerevoli spettacoli teatrali tra cui “Victoria Station”di Harold Pinter;”Lezioni di Astronomia” un lavoro sulla sindrome di Asperger;”La Vita è musica” un percorso cantato e recitato sulle colonne sonore dei film italiani; “A Walk in Shakespeare’s garden” in lingua inglese di Margaret Rose con la regia di Donatella Massimilla andato in scena a Stratford Upon Avon, Ferrara e all’Orto Botanico di Brera;”Tre quadri” -A.Merini, G.Testori, W.Shakespeare recitato oltre che in italiano anche in inglese rappresentato al Piccolo Teatro Studio Melato,Castello Sforzesco e Teatro Franco Parenti;” Ofelia la Donna delle Erbe” di Margaret Rose messo in scena presso l’Orto Botanico di Brera, Grotte di Catullo,Orto botanico di Bergamo, Palazzo Besta,Orto Botanico Città Studi Milano, Verbania .
Ha preso parte al film “Lasciati andare” con la regia di Francesco Amato con Toni Servillo come protagonista principale. Come protagonista nel cortometraggio “Medea L’amore infelice rende pazzi “ di Seneca dove al Sezze Film Festival, al Festival Independent Shorts Awards e al Horror Lust Film Festival ottiene il Premio come Miglior Attrice per i lungometraggi. Da anni collabora con l’Associazione CETEC ( Centro Europeo Teatro e carcere) e lo Spazio Alda Merini di Milano in cui mette in scena le “Visite in versi” dove recita e canta le poesie di Alda Merini. Inoltre il Cetec si occupa di violenza di genere portando questa tematica nelle scuole di ogni genere fino ai licei ed in particolare lo spettacolo “Ci chiamiamo Franca” con la regia di Donatella Massimilla è un monologo di Franca Rame, Franca Viola e Franchina Boriello interpretato dalla sola Crispino in scena.
Nadio Marenco: si avvicina alla fisarmonica all’età di sei anni, con il M. Roger Spinetta. La sua formazione musicale si arricchisce poi con i professori Eugenia Marini e Sergio Scappini (insegnante di fisarmonica del Conservatorio di Milano e Fisarmonicista dell’Orchestra della Scala).
Nel 1994 inizia una carriera dedicata a svariati generi musicali: dal jazz alla musica folk, dalla musica classica al tango argentino di Astor Piazzolla.
Partecipa a diverse tournee in Italia e all’estero, compare in trasmissioni radio e televisive Rai, Mediaset e in varie reti private.
Collabora con il fisarmonicista jazz Gianni Coscia, il soprano islandese Halla Margrait Harnadottir, il Manasco Quintet, l’Ensemble Oblivion, la Fisorchestra Pattaccini (primo fisarmonicista), e con personaggi quali Bruno Gambarotta, Cochi e Renato, Iva Zanicchi, Memo Remigi, Enzo Jannacci, il cantante Claudio Rossi.
Luca Garlaschelli: Diplomato in contrabbasso e musica jazz ha collaborato con musicisti come Jimmy Owens, Tony Scott , Franco Cerri, Paolo Fresu, Enrico rava, Stefano Bollani, Bruce Forman , George Cables, Steve Turre, Tullio De Piscopo ed altri. Per anni nella compagnia teatrale Moni Ovadia attualmente è Docente di Musica d’Insieme jazz presso il Conservatorio G.Verdi di Milano.
LA NEVE SULLE LABBRA
Le Voci delle donne nella Resistenza italiana
27 aprile 2023 ore 21:30
Sala Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18)
Testo di Maria Antonietta Centoducati Con M. Antonietta Centoducati e Gianni Binelli (attori) Ovidio Bigi (Pianoforte)
La "Festa del 25 aprile" ricorda la Liberazione degli Italiani dal nazifascismo, avvenuta il 25 aprile del 1945, che fu possibile grazie all'apporto fondamentale dei Partigiani, persone comuni, uomini e donne di ogni età, razza, categoria sociale, di ogni credo politico e fede religiosa, uniti dal comune anelito alla libertà e alla democrazia, che affiancarono gli Alleati. Anche le donne non esitarono a sacrificare la loro vita, sono le “donne invisibili” di cui non si parla mai abbastanza, il loro contributo alla Resistenza è stato molto importante e finita la guerra molto sottovalutato: procurare cibo e vestiti ai partigiani, percorrere chilometri per raggiungere le postazioni; procurarsi medicine e trovare rifugi sicuri nelle case, in campagna, nei conventi, raccogliere denaro per aiutare donne sole rimaste con i figli….con il costante pericolo della repressione nazista e fascista. La ricerca degli attori Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli si basa sulle testimonianze, le lettere, i diari di donne che fecero la Resistenza con coraggio e determinazione, storie di donne che diventano combattenti, che hanno rischiato la vita in nome della Libertà, donne coraggiose, donne torturate e violentate. “Non sono venuta qui per cercare un innamorato: io sono qui per combattere e rimango solo se mi date un’arma. Se siete d’accordo resto, se no me ne vado”.
FERITE A MORTE
Tratto dal libro omonimo di Serena Dandini
23 novembre 2023 ore 21:30
Sala Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18)
Regia Monia Marchiori con Carmen Cogliandro, Alessandra Ferrè, Serena Fincato, Benedetta Giagnoni, Monia Marchiori, Pamela Marchiori, Silvia Rosa, Mariella Volfango Chitarra e voce Massimiliano Rigo.
“Ferite a morte nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato da queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: 'E se le vittime potessero parlare?' Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi. Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l'ironia, l'ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma. Ferite a morte vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi”. (Serena Dandini). Testi Serena Dandini, Ferite a morte, Rizzoli, 2013 Musiche Betty del gruppo Baustelle - La canzone di Marinella di Fabrizio De André