Piacenza, un giallo (e profumi di Liguria) alla Feltrinelli
Il libro di Guglielmone, finalista del premio ‘Giallo Limone 2013’, si svolge tra La Spezia e il Golfo dei Poeti, luoghi molto conosciuti e frequentati dai piacentini. Da una parte Lerici e dall'altra Porto Venere, dove il ristorante più prestigioso si chiama, appunto, Iseo, locale che una ventina d'anni fa i proprietari hanno replicato, sulla fronteggiante isola Palmaria, con la 'Locanda Lorena', che si raggiunge, in tre minuti sul blu, a bordo di uno splendido motoscafo Riva.
La stagione da Iseo è un libro aspro, sapido, un'opera prima riuscita, scritta tutta al presente, svolta su piani narrativi che si intrecciano in modo avvincente. Un romanzo in cui la memoria - una memoria polifonica, che rappresenta un intrigante valore aggiunto – si svolge per intero lungo la costa ligure di Levante, con i suoi incanti e i suoi riferimenti: Shelley, Byron, Wagner, Soldati, Fortini, Pavese, Montale, Lawrence, Pasolini e tanti altri.
Al centro della vicenda un imprenditore con ambigui trascorsi nelle file dell’estrema destra, ucciso nel retrobottega di un ex bar malfamato. In una La Spezia schietta e abitudinaria, il commissario D’Imporzano scandaglia gli scrigni di alcuni poteri sopravvissuti, si gode le perle del Golfo, giornate piene, nel vento e nel sole, prima dell’uniformità serale e seriale delle luci bluastre delle televisioni che, verso cena, fuoriescono dai tinelli e dalle finestre, in un solo, elettrico, oblio. Il lettore è inchiodato dalla prima all’ultima pagina, con tanto di capoversi dove prendono corpo una sensualità e un erotismo che lasciano il segno.