"Chi ha paura di Virginia Woolf?", ultimo appuntamento della stagione di Prosa
Arturo Cirillo è inteprete e regista del testo di Edward Albee, ultimo spettacolo della stagione di Prosa. "Chi ha paura di Virginia Woolf?" è in scena mercoledì 27 e giovedì 28 aprile al Municipale
Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, con la regia di Arturo Cirillo - che è anche interprete in scena insieme ad un valido cast di attori - è in programma al Teatro Municipale mercoledì 27 e giovedì 28 aprile.
Si tratta dell'ultimo appuntamento per il cartellone Prosa della Stagione “Tre per Te” organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Lo spettacolo, prodotto da Tieffe Teatro Milano, rappresenta una spietata riflessione sulla nostra cultura, sul nostro egocentrismo, sul nostro cinismo e sull’amore. Un violento gioco al massacro consumato in una notte fra due coppie dell'alta borghesia americana. Una prova sicuramente impegnativa, ma ben riuscita, per Arturo Cirillo.
Martha e George sono una coppia di mezza età che ha invitato a casa Honey e Nick, due giovani sposi che hanno appena conosciuto. In un vorticoso crescendo di dialoghi serrati, con la complicità della notte e dell’alcool, il quartetto si addentra in una sorta di “gioco della verità” che svela le reciproche fragilità individuali e di coppia. Il risultato della serata è un gioco al massacro, una sfida collettiva alla distruzione di sè e degli altri, che rende ogni personaggio, allo stesso tempo, vittima e carnefice.
«Il testo - spiega Arturo Cirillo nelle note di regia - credo sia una potente macchina attoriale, cioè penso che esista fortemente in funzione del teatro. Come certa drammaturgia contemporanea, penso a Spregelburd per esempio, non è tanto nella sua lettura che si coglie la vera qualità della scrittura ma nella incarnazione umorale e psicologica che avviene quando si incomincia a lavorare con gli attori».
«Il testo di Albee - sono ancora le parole di Cirillo - è una spietata riflessione sulla nostra cultura, sul nostro egocentrismo, sul nostro cinismo, e sull’amore. Come in un gioco al massacro, come in un interrogatorio o in una tortura, siamo in un stanza, un salotto, in una notte di sabato, dove pian piano si dà inizio ad un sacrificio, un esorcismo. Giocando e recitando ci si trova davanti alla propria distruzione, allo stato di noia che nasce dopo la perversione, a quel non sapere più cosa fare dopo aver fatto fuori tutto. Nel distruggere l’altro si distrugge se stessi, e poi ci si trova soli con l’altro, due solitudini a confronto, senza più difese, senza più riti che ci proteggono, senza più teorie analitiche che ci consolano; soli e spaventati da tutto quello che la nostra mente non ci voleva far vedere. Soli davanti alle proprie paure, come un bambino nel bosco, o di notte con i propri incubi. E poi, forse, quando sta per nascere l’alba immaginare di potersi prendere cura di sè, e dell’altro, con dolcezza e morbidezza».
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza - Telefono 0523.315578 - biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al giovedì ore 10-16. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 19 (Teatro Municipale, via Verdi 41, tel. 0523.492251).