Placentia Arte, re-call di Rubbles in the Jungle
PLACENTIA ARTE è lieta di annunciare il re-call di RUBBLES IN THE JUNGLE, mostra personale di Stefano Serretta.
opening re-call // sabato 17 settembre 18.00 - 21.00
17 settembre – 10 ottobre 2016 // dal mercoledì al sabato 16.00 – 19.00 [+ su appuntamento]
"Uno dei grandi tentativi dell’essere umano è da sempre quello di restituire ad un’idea di realtà l’immaginario onirico accumulato in generazioni di immagini, suggestioni, scommesse. Fornirgli un corrispettivo iconografico reale. E dove elevare un monumento caduco ed incerto se non tracciando il suo piano ideale sul simulacro universale di fortune eterne a cicli alternati? Cartamoneta sonante, il denaro. Lo strumento unicamente necessario capace di determinare le stime (reali e morali) di ogni regione del mondo. Una presenza identificativa asfissiante, che regola rapporti umani e dimensioni critiche, insinuandosi come una forma virale inevitabile. Ecco allora che il costretto spazio grafico della banconota diviene lo specchio di ambizioni pure e artificiali, potenze reali e simboliche, presenze ricordi e disillusioni destinate a cristallizzarsi in un’illusione di monito."
[Riccardo Bonini, estratto da Meteoriti sul casinò, 2016]
Stefano Serretta struttura un articolato mosaico che centra la sua attenzione sulla disgregazione progressiva del simbolo. Denaro e potere come unici veicoli contemporanei di emancipazione e affermazione disperata: il loro legame, e il suo lento ma inevitabile dissolversi, viene inserito all’interno di una narrazione ironica e fortemente aggressiva. Il titolo è un gioco di parole da “The Rumble in the Jungle” (la rissa nella jungla), celebre incontro di pugilato per il titolo di campione del mondo dei pesi massimi disputato da George Foreman e Muhammad Alì nel 1974 a Kinshasa (Zaire).
Lo scontro tra volontà e soppressione, forze apparentemente inconciliabili all’interno del sistema politico e finanziario attuale, è messo in relazione all’azione fisica della lotta.
L’intero progetto rappresenta un tentativo di pacificazione irrisolto, di metabolizzazione di paradigmi che nella ripetizione vengono sì interiorizzati ma anche ribaltati contro se stessi. Sono i lati schizofrenici e contraddittori di un presente post ideologico.
Ci muoviamo nella tensione costante tra aspettative crescenti e opportunità declinanti. Arginato ogni tentativo di inversione del presente, ciò che rimane è una narrazione che ripete se stessa all’infinito nel tentativo di diventare finalmente reale.
La forma della ripetizione viene dunque indagata come pratica attraverso la quale sovvertire il valore d’uso dei feticci e concetti del capitalismo finanziario.