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Martedì, 16 Aprile 2024
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Staffetta tricolore, nella notte la tappa a Piacenza

Tappa piacentina, nella notte, per la staffetta podistica Asti - Reggio Emilia in commemorazione dell'ideatore della coccarda tricolore Giovanni Battista De Rolandis, il primo martire dell'Unità d'Italia. Arrivo alle ore 4 a Barriera Genova

coccardaSono 25 gli atleti staffettisti che a partire da questa mattina, 1° giugno, attraverseranno diciassette località nel corso della  "Staffetta tricolore", un’iniziativa originale volta a celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia. La  staffetta podistica partirà dalla Piazza San Secondo di Asti  alle ore 12,30, dopo il saluto delle autorità cittadine. Da Asti si passerà a Castel’Alfero, città natale di Battista De Rolandis, il primo martire dell'Unità d'Italia, e via via, di testimone in testimone fino a Piacenza, dove l’arrivo è previsto per le ore 4 di giovedì 2 giugno.

ALLE ORE 4 DEL 2 GIUGNO A BARRIERA GENOVA  - L'assessore allo sport  Paolo Dosi e il  Comitato locale dell’associazione Libera nomi e numeri contro la mafia, accoglieranno presso Barriera Genova, di fronte al liceo scientifico Respighi, il team di atleti.
Filo conduttore della tappa piacentina sarà il tour dei principali monumenti ai caduti e dei luoghi del Risorgimento locale: saranno visitati i cippi ai bordi di via Emilia Pavese all’altezza della zona Veggioletta, l’ex laboratorio proiettili, la lapide affissa sul muro di cinta dell’ex ospedale militare, il monumento alla lotta di Liberazione sullo Stradone Farnese e la lapide murata in piazzale Velleia.

ARRIVO A REGGIO EMILIA ALLE ORE 14 DEL 2 GIUGNO - La staffetta proseguirà alla volta di Fiorenzuola, Fidenza, Parma e terminerà alle ore14.30 circa a Reggio Emilia , che fu la prima città ad  adottare la coccarda tricolore quale bandiera della nascente Nazione italiana.
Battista De Rolandis fu il primo martire dell’unità d’Italia: nel 1794 organizzò a Bologna una sommossa popolare per liberare la città, e in quell'occasione fu utilizzata la coccarda verde, bianco, rossa come simbolo di riconoscimento degli insorti ed emblema della futura unità Nazionale. La rivolta fallì tuttavia tragicamente ed il De Rolandis fu impiccato nel 1796 all’età di 22 anni.

 

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