Summertime in Jazz chiude a Cerignale con i Note Noire
Ultimo concerto per la rassegna Summertime in Jazz venerdì 9 agosto a Cerignale in compagnia del quartetto Note Noire, che si esibirà nella poetica agorà del borgo di Cerignale affacciata sull’Appennino.
In questo stesso weekend Cerignale è protagonista di molteplici iniziative tra tradizione, rivoluzione e innovazione: dai mercatini delle cantine nelle vie del paese a dibattiti, a incontri con autori e presentazioni di libri grazie alla presenza del festival letterario itinerante “Transumanza, Libri e lettori in movimento”. Anche questo concerto conclusivo, come tutti quelli della rassegna, è a ingresso gratuito.
I Note Noire sono composti da Ruben Chaviano al violino, Roberto Beneventi alla fisarmonica, Tommaso Papini alla chitarra e Mirco Capecchi al contrabbasso e, fin dai suoi primi passi, il gruppo si è mosso con l'idea di far convergere brani di repertori eterogenei, suoni e forme delle tradizioni zingare che hanno percorso l'Europa nel Novecento.
“Nadir” oltre a essere anche il titolo del loro ultimo album uscito per l’etichetta Alfa Music, terzo capitolo della loro carriera, nell’intento del gruppo è soprattutto il punto invisibile dal quale osservare il suono di un ensemble dal timbro classico formato da quattro musicisti inevitabilmente attratti dalle continue novità del panorama creativo e dalla sperimentazione stilistica.
Il quartetto unisce nel proprio repertorio sonorità e soluzioni mediterranee con quelle mitteleuropee. La musica è il guado possibile tra queste due sfere così inconsapevolmente collegate da tradizioni sonore conservate e riposte nelle abili e preziose mani dei musicisti zigani. Il suono di Note Noire si ispira a quello degli ensembles di Django Reinhardt, vero e proprio traghettatore della musica europea verso il Jazz nel periodo tra le due guerre ma, allo stesso tempo, vettore di un’enorme quantità di timbri ed espressioni tipici della tradizione dei popoli del Vecchio Mondo. La ricerca sonora di Note Noire, senza rinunciare a soluzioni contemporanee, risente infatti delle sonorità di Markos Vamvakaris, di Sandor Lakatos, di Goran Bregoviç e di matrice latina; questa, è la ricetta alchemica delle eterogenee e colorate ritmiche e delle linee di improvvisazione del quartetto.
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“Summertime in Jazz” si congeda ringraziando tutto il pubblico che è accorso a vedere i concerti e ha contribuito con la sua presenza e il suo affetto all’ottima riuscita della rassegna e dà l’appuntamento all’estate prossima.