Teatro President, "Tal dig in piasintein... e non solo"
.“La chiamavano la Signora come la Monaca di Monza. Che bella coppia! Una chiusa in convento, l’altra in Galleria. Macché Signora. Con quelle guance rosse da clown, con quel neo da damina del ‘700, con quel suo sguardo verde di ragazza che fioriva su un viso di bambola. Non odorava più dei colori della tavolozza, ma sapeva ancora di rugiada come una giovane fronda d’albero...”.
Così in un racconto di Umberto Fava la Signora di Klimt. Una storia che viene dal 2006 e poi pubblicata lo stesso anno (con un bel disegno di Valentina Magnaschi) nel volume “Se il Po fosse Gutturnio”. Una storia sull’enigma della Signora che sabato 26 ottobre ore 21 – grazie alla Famiglia Piasinteina e al suo razdur Danilo Anelli - arriverà al Teatro President col titolo “”Me nessuno mi mette nel sacco” e sottotitolo “La Signora non abita più qui”.
Il brano aprirà il recital presentato dagli attori della Compagnia della Famiglia Piasinteina capitanati da Pino Spiaggi. Il quale, oltre che da regista dell’intero spettacolo, farà anche da interprete, recitando a fianco di Mirella Girometti una storia narrata, dice l’autore, senza poliziotti, commissari e indagini, ma “con la libertà della fantasia che è creatività e col mistero dell’arte che è mistero della vita”.
Quasi una serata d’onore per la Signora, ma con un cuore alla piacentina che parla in dialetto. Con un “classico” come Carella ed autori nuovi e giovani come Pietro Rebecchi e Fabrizio Solenghi.
Con Spiaggi che affronta il più celebre dei brani in locandina, il commovente “Du Ombar” di Carella. Di Carella anche “Sott alla maia” interpretato da Daniela Balordi e Cesare Ometti. Inoltre “Piova” di Pietro Rebecchi con la voce dello stesso autore. Di Rebecchi altri due pezzi: “Quasi quasi ma spus… mia”, recitato con Mirella Girometti, e “La batusa e al sior Valente” recitato con Nice Fariselli.
Ancora, “La fiducia… un segret pra sta insema” di Fabrizio Solenghi nell’interpretazione di Mirella Girometti e Cesare Ometti.
Dopo l’intermezzo dialettale, finale con un altro più breve racconto di Fava, “L’asino di Santa Lucia? Lo conosco, sono io”, con la voce di Spiaggi e con la nostalgia sorridente di una vecchia Piacenza e di una lontana infanzia.
Lo spettacolo era già pronto per andare in scena la sera del 6 marzo dello scorso anno, ma sospeso per l’irrompere dell’epidemia di covid. Si prende ora la rivincita facendo seguito ai successi teatrali della Compagnia della Famiglia ante covid (“I puggiò in Strà Dritta”) e anticipando la novità in arrivo col nuovo anno: i tre divertenti atti di “Me’ nuvda la canta … e incanta” di Bruno Marescalchi tradotti dal romagnolo da Spiaggi, che farà anche da regista e sarà pure fra i 13 personaggi.
Il prossimo gennaio al President.