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I bimbi di Talipu in gita per le vie del centro, obiettivo "Risveglia la città"

Giovedì 4 aprile dalle ore 9:00 alle 12:00 trentun bambini tra i 3 e i 6 anni, accompagnati dalle educatrici dell’associazione Talipù, daranno vita a un’iniziativa di Guerrilla Art

Formata principalmente da educatori e genitori, Talipù è un’Associazione di Promozione Sociale che si occupa di educazione in e alla natura. L’associazione ha la sua sede in campagna, precisamente a Costapelata di San Giorgio Piacentino, dove si svolgono i diversi progetti al momento attivi, all’interno dei quali il gruppo educativo, i volontari e le famiglie collaborano quotidianamente in un clima di condivisione di idee e obiettivi, primo fra tutti quello di tenere sempre al centro il bambino.

Nella mattinata di giovedì 4 aprile 2019 verrà proposta un’uscita didattica ad un gruppo di 31 bambini di età comprese tra i 3 e i 6 anni, accompagnati da tre educatrici professioniste e una volontaria dell’associazione.

Il gruppo si muoverà per le vie del centro di Piacenza, con un percorso prefissato che prevede la partenza in pullman da Costapelata con arrivo davanti alla scuola Giordani; da qui i bambini si sposteranno verso Piazza Sant’Antonino, passando poi per via Verdi, via San Martino e raggiungendo così Piazza Cavalli. Dopo una sosta, percorrendo via XX Settembre, si giungerà in Piazza Duomo ed in seguito alla Biblioteca Comunale Passerini-Landi e Giana Anguissola.

Perché una gita in città in un progetto di educazione e natura? Sicuramente il primo obiettivo è quello di far conoscere ai bambini la città, in particolare la propria, con le sue caratteristiche e i suoi punti fermi (una piazza politica e una religiosa, una strada che le collega, un maestoso teatro, tante chiese e palazzi imponenti, un suolo non asfaltato, etc.) in modo da costruire con essa un legame. Non possiamo evitare di pensare che sebbene i campi e i boschi siano i luoghi che prediligiamo per la crescita e lo sviluppo dei bambini, la città sia il luogo a cui l’uomo di oggi appartiene e che, se riteniamo fondamentale un rapporto di interdipendenza con la natura, non è possibile negare nemmeno l’importanza di formare i cittadini di domani consapevoli della bellezza della città, attraverso la trasmissione di un senso civico, di rispetto di oggetti e spazi e anche solo di interesse per lo spazio urbano.

Da tale proposito, ci poniamo un secondo scopo, ossia di fornire ai nostri concittadini uno sguardo diverso sui luoghi a cui forse sono tanto abituati da non riuscire più a riconoscerne il valore. Ci mettiamo nell’ottica di attuare uno scambio tra il panorama che osserviamo noi di solito e quello che osservano le persone che trascorrono le loro giornate in città, facendo notare le bellezze che entrambi offrono, sottolineando il valore di stare all’aria aperta anche in ambiente urbano e costruendo un rapporto positivo e di curiosità nei confronti dell’ambiente bosco e più in generale della natura, fornendo il punto di vista imprescindibile dei bambini.

Più in generale, possiamo dire che il nostro obiettivo è quello di lasciare una traccia del nostro passaggio per creare un canale di comunicazione. Fonte di ispirazione e risultato di ricerche, punto di partenza e fine ultimo, l’idea di come svolgere questa mattinata ci arriva dai meravigliosi suggerimenti che l’artista Keri Smith raccoglie nel suo libro “Risveglia la città – Idee e progetti per lanciare il tuo messaggio al mondo”, Terre di mezzo editore, 2015. In questo volume l’autrice parla della Guerrilla Art, definita come: “[…] qualsiasi lavoro artistico anonimo installato, rappresentato o appeso in luoghi pubblici, con il caratteristico scopo di influire sul mondo in maniera creativa o stimolante.” e ancora: “La Guerrilla Art è per tutti. Coinvolge spettatori che potrebbero non aver mai messo piede in un museo. È gratuita e accessibile”.

Ma allora la Guerrilla Art che cos’è? Sono atti vandalici? Certo che no. Poco dopo quanto citato sopra la Smith dichiara: “Essere una Guerrilla Artist per me rappresenta un modo per rivendicare e legarmi al mio ambiente. Divento parte integrante di uno spazio pubblico invece di sentirmi una turista della mia città, che attraverso a piedi senza interagirci davvero. In questo modo mi interrogo anche su cosa sia un comportamento accettabile e mi metto alla prova su cosa mi è “permesso” fare entro un determinato contesto.”

Anche l’editore in una nota sottolinea che questo tipo di arte “può servire per creare comunità, per superare l’estraneità che ci separa. Mai per danneggiare.”

Per tutti questi motivi, abbiamo approfondito le tematiche proposte, prendendo spunto per le nostre attività e abbiamo trovato quattro strumenti per dare a modo nostro una scossa alla città.

  1. Caccia al tesoro di Guerrilla Art: disporremo in giro le nostre opere per poi lasciare a disposizione delle persone (in negozi, bar e per le strade) varie copie di una mappa dove saranno segnati i punti in cui potranno andare a vederle.
  2. Collage di suoni: qui vogliamo metterci in comunicazione con la città, elencando i suoni che abbiamo sentito una mattina nel bosco e paragonandoli a quelli che sentiremo quel giorno ripetendo l’esercizio in Piazza Cavalli. Sicuramente ci saranno delle differenze e sarà interessante notarle, lasceremo anche precise indicazioni su come svolgere singolarmente questa attività, se qualcuno vorrà provarla.
  3. Il muro dei desideri: in origine doveva essere un albero, ma lo abbiamo adattato al contesto e alle nostre esigenze. Proveremo a creare un dialogo e ad interrogare le persone su quali siano i loro desideri, lasciando i nostri scritti su piccoli foglietti che verranno affissi in una installazione temporanea nel negozio di abbigliamento per bambini “Nami Boutique” in Corso Vittorio Emanuele II 36/C, dove saranno a disposizione anche matite e altri fogli per proseguire l’opera.
  4. L’oggetto inaspettato: raccoglieremo le cose del bosco che più ci piacciono, le metteremo in vasetti di vetro con un breve messaggio che ne descriva la particolarità e la bellezza. In seguito li porteremo con noi fino al negozio di giocattoli “I Giochi di Stefania e Paolo” in via Chiapponi 35, rendendoli fruibili ai bambini e alle famiglie che passeranno di lì in questo periodo, per ricordare a tutti l’importanza e lo splendore delle piccole cose. L’installazione sarà presente all’interno degli spazi di “I Giochi di Stefania e Paolo” anche in occasione della manifestazione “Piacenza in fiore” che si terrà domenica 7 aprile.

Naturalmente che il tutto non recherà nessun danno permanente o disturbo, in quanto il nostro obiettivo è ben lontano dall’imbrattare o rovinare, ma anzi far riflettere sulla cura e la valorizzazione degli spazi e delle persone che li abitano, dai palazzi alle strade, ai prati, ai monti, a tutto il mondo. In fondo il pregio della Guerrilla Art sta nell’essere effimera, ma anche incompiuta fino a quando non fruita.

                                                                                                   

                                                                                                                         

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