rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Teatro

“Don Giovanni in carne e legno” di Tap Ensemble/Teatro delle Temperie in scena alla Filo

Nuovo appuntamento con il Festival del Teatro Contemporaneo sabato 12 ottobre. In scena al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21 "Don Giovanni in carne e legno" di Tap Ensemble/Teatro delle Temperie

In scena a Piacenza uno spettacolo in cui l’impertinenza del burattinaio si fonde con l’inventiva e il grottesco della maschera, facendo rivivere il mito di Don Giovanni attraverso una nuova visione della vicenda, con il dissoluto ingannatore che risorge dal suo castigo eterno per perpetuare il proprio desiderio di conquista e libertà terrene. E’ “Don Giovanni in carne e legno” di Tap Ensemble/Teatro delle Temperie, in programma al Teatro Comunale Filodrammatici sabato 12 ottobre alle ore 21 nell’ambito del Festival di Teatro Contemporaneo “L’altra scena”, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tecnoborgo, Cariparma, Iren Emilia e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.

“Don Giovanni in carne e legno” realizza l’idea di veder recitare insieme, su uno stesso palco, attori e guarattelle napo­letane in uno spettacolo inedito che fonde commedia dell’arte e teatro di figura, un impasto frutto della mescolanza di due modalità espressive di grande tradizione scenica. In scena vedremo gli attori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren con le guarattelle di Luca Ronga. La regia è di Ted Keijser, le musiche e le canzoni di Andrea Mazzacavallo, mantre il disegno e la realizzazione delle scene sono di Brina Babini ­ Atelier della luna, le maschere di Andrea Cavarra, il disegno luci di Maddalena Maj, le ombre di Federica Ferrari, i costumi di Licia Lucchese.

Lo spettacolo racconta la resurrezione di Don Giovanni, anche se egli non è mai veramente morto. In realtà si festeggia il ritorno dell’affascinante e inquietante figura del dissoluto ingannatore di don­ne e fanciulle, eccellente fonte di contrasti e colpi di scena. 

«Siamo rimasti fedeli al classico finale – spiegano gli artisti di Tap Ensemble - in cui l’instancabile desiderio di conquista del protagonista, incurante del destino delle sue prede, viene punito con il castigo eterno. Don Giovanni finisce nelle mani del diavolo, la quiete ritorna e il conflitto si dissipa. In cuor nostro, tuttavia, aspettiamo ancora il momento che una delle conquiste si dimostri più forte di quel ruffiano». 

Un “Don Giovanni” che è il risultato di un’attenta ricerca scenica, alla scoperta delle opportunità del recitare con il “legno”  (i burattini o meglio le guarattelle napoletane), con la “carne” (gli attori) e con entrambi. «Una ricerca – spiegano ancora gli artisti di Tap Ensemble -­ che ha prodotto nuovi codici relazionali e occasioni creative: dal primo e inevitabile atto del guardarsi, misurarsi e “annu­sarsi” tra attori e  burattini, che fra stupore e scoperta, arrivano ad imitarsi, quindi a riconoscersi  e infine a superarsi l’un l’altro.

Su questo linguaggio comune, costruito sulla sintonia fra ritmo e parola, gioco e musicalitàpoggia l’intero nostro lavoro». Attori e burattini si muovono in scena agendo sul palchetto di commedia come sul teatrino, e invadono reciprocamente gli spazi loro assegnati per tradizione, colmando così l’antica distanza fra il teatro “alto” dei comici in carne e ossa e il teatro “altro” dei girovaghi di piazze e mercati. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Don Giovanni in carne e legno” di Tap Ensemble/Teatro delle Temperie in scena alla Filo

IlPiacenza è in caricamento