Fiorenzuola, "Mentre rubavo la vita"

Una ‘madrina’ d’eccellenza in un nuovo spettacolo-concerto che emozionerà il caldo e stupendo pubblico del Teatro Verdi di Fiorenzuola d'Arda.
Chi ha atteso fino ad ora non resterà deluso dalla qualità del Teatro Pubblico che anche quest'anno caratterizzerà l'offerta dalla nuova stagione teatrale. Si tratta di dieci spettacoli selezionati con cura per offrire agli spettatori l'eccellenza del teatro italiano ed internazionale, in un mixer equilibrato di Prosa e Musica, che si intrecciano e si intersecano a beneficio di tutti i gusti e dei 'palati' più esigenti. Il viaggio riparte venerdì 19 dicembre con il ritorno a Fiorenzuola di un'attrice tra le più complete ed amate del teatro e del cinema nazionale, in un evento esclusivo dedicato alla più grande poetessa italiana del '900.

Per la prima volta sul palco, due grandi interpreti dello spettacolo e della musica, Monica Guerritore e Giovanni Nuti - accompagnati da una Band di sei elementi - cantano gli appassionati versi di ALDA MERINI in "Mentre rubavo la vita". Come nello spettacolo su Oriana Fallaci, la Guerritore proporrà una Merini lontana dalle cattedre e dall’idea che solitamente si ha della letteratura, emozionando il pubblico in una performance inedita, fatta di immagini, parole, musica e passione, che farà cantare, ballare, ridere e piangere...

"Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all’energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini" osserva la Guerritore. "La musica di Nuti (che  ha avuto una collaborazione unica e irripetibile con la Merini, durata ben sedici anni e che la poetessa amava definire un 'matrimonio artistico' - rende travolgenti i suoi testi. Questi brani spirituali, filosofici, carnali, sensuali liberano Alda Merini dall'iconografia classica della poetessa e ci restituiscono l'immagine di una donna con rossetto e sigaretta che preferiva scrivere sui muri. Restituiscono la carnalità sublime della più grande poetessa del ‘900".

"Solo un’artista eclettica e sensibile come Monica può trasmettere a pieno l’intensità, il carattere, l’ironia, lo struggimento, la magica follia di una personalità immensa come quella di Alda Merini – dice Nuti – sentirla per la prima volta cantare i suoi versi sulle mie note è stato emozionante".
Un recital dedicato ad una persona che ha tanto da indicarci, a proposito della vita, della libertà. "Lo esprime bene il titolo dello spettacolo – aggiunge la Guerritore - con quel “mentre” performativo, che indica azione. E poi il fatto che tutta la vita sia stata rubata, fino alla fine".