Castelnovo Val Tidone, "Paradossi famigliari"
La Compagnia del Castello apre la stagione teatrale 2015 – 2016 con uno spettacolo dal titolo “Paradossi Famigliari”, che andrà in scena al Salone De Ferrari di Castelnovo Val Tidone sabato 21 novembre alle ore 21,00 e domenica 22 novembre alle ore 16,30 con ingresso ad offerta.
L’incasso dello spettacolo sarà interamente devoluto in beneficenza e precisamente per le popolazioni del piacentino colpite dall’alluvione e a favore dell’Hospice di Borgonovo Val Tidone.
Il paradosso è una affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile.
I quattro brevi atti unici (Un nome equino di Anton Cechov – L’occasione di Achille Campanile – Una dinastia complicata di Aldo Cirri e Il bicchiere infrangibile di Achille Campanile) che compongono lo spettacolo “Paradossi Famigliari” presentano situazioni paradossali all’interno del microcosmo familiare.
Ne “Un nome equino”, un uomo ha un insopportabile mal di denti, e il suo amministratore lo rassicura che una persona al villaggio potrà curarlo. Purtroppo non si ricorda il nome, che è simile a… un cavallo? un ovino? Inizia allora un’esilarante cernita di tutti i possibili nomi e storpiature di nomi in russo del famigerato guaritore finché la moglie risolverà la questione in modo rocambolesco.
Ne “L’occasione” una moglie sempre alle prese con l’affare del giorno, alla perenne ricerca dell’occasione, una donna affetta da quello che oggi si definisce come sindrome da shopping compulsivo, caratterizzato dal ripetersi di episodi nei quali la persona sperimenta un impulso irrefrenabile a fare acquisti che seppur riconosciuti come inutili o eccessivi non riescono ad essere evitati o tenuti sotto controllo. La vittima è il marito ormai rassegnato alle stranezze della moglie.
Ne “Una dinastia complicata” Piera, vittima di una complicatissima situazione familiare dovuta ad un assurdo intreccio di parentele, cerca di spiegare il suo problema al notaio Pandetta, con il risultato di farlo cadere nella più nera depressione. Classico esempio di paradosso verbale.
Ne “Il bicchiere infrangibile” viene rappresentato uno dei problemi delle famiglie in cui vivono bambini piccoli: il frequente rompersi dei bicchieri. Così, la coppia protagonista della vicenda decide di procurarsi un bicchiere infrangibile per Marcello, il nipotino di tre anni. Ma il bicchiere deve essere assolutamente identico a quello usato dai grandi, altrimenti il piccolo non beve. Dopo lunghe ricerche, grazie alle quali viene acquistato un bicchiere dai requisiti richiesti, nasce il problema di come distinguere tale pezzo dagli altri, “frangibili” ma perfettamente uguali nella forma e nella consistenza. Come fare? I protagonisti si impegnano in una spasmodica verifica della resistenza dei bicchieri.