"Il tempo al Collegio Alberoni", visita guidata
Domenica 5 gennaio 2014, pochi giorni dopo il tradizionale conto alla rovescia che ha segnato l’inizio del nuovo anno, la Galleria Alberoni propone a tutti i cittadini, agli appassionati di arte e scienza, un interessante percorso di visita dedicato al tema del tempo.
La Galleria Alberoni (ingresso in Via Emilia Parmense 67) sarà infatti aperta dalle ore 15.30 alle 18 e alle ore 16.00 offrirà a tutti gli interessati un percorso di visita speciale intitolato Il tempo al Collegio Alberoni. Si tratta di un originale itinerario che accompagnerà tutti gli intervenuti alla scoperta degli strumenti di misurazione del tempo acquisiti, commissionati, costruiti e oggi custoditi al Collegio Alberoni di Piacenza: antichi ingranaggi, orologi, antiche pendole, strumenti astronomici dedicati alla determinazione dell’ora esatta, meridiane, fino a giungere alla suggestione della riflessione sul tempo espressa in colori su tela.
La visita guidata permetterà comunque di vedere le opere principali e più importanti delle collezioni storiche, artistiche e scientifiche alberoniane (la strepitosa collezione di arazzi, la pinacoteca alberoniana, la tavola Ecce Homo e i dipinti più preziosi e antichi, la biblioteca monumentale, etc).
Per l’occasione l’ingresso alla visita guidata è con biglietto ridotto: €. 4,50.- LA MISURA DEL TEMPO AL COLLEGIO ALBERONI
Il progetto formativo del Collegio Alberoni ha sempre prestato grande attenzione alla regolata scansione del tempo quotidiano. Ogni giornata prevedeva e prevede quello dedicato studio, alla preghiera individuale e comunitaria, il tempo della ricreazione, quello della mensa e infine quello del riposo. Tra gli strumenti di scansione del tempo quotidiano, tuttora utilizzata per segnalare l’ora del pranzo, della cena, le lodi, i vespri, i momenti di celebrazione e, fino ad alcuni anni fa, impiegata anche a scandire le ore di insegnamento nello Studio Teologico, è l’antica campana interna, realizzata in bronzo e rame nell’anno 1818, fissata al primo piano del Collegio a sormontare i capitelli e al centro delle colonne che strutturano il grande scalone del Collegio, e progettata per essere azionata a tiro dal piano terreno e per diffondere il suono per tutto il Collegio. Su di essa fu inciso lo stemma del cardinale Alberoni e un’invocazione litanica tratta dalle “Litanie dei Santi”.
LA COLLEZIONE DI STRUMENTI DI MISURAZIONE DEL TEMPO DEL COLLEGIO ALBERONI
Numerosi sono gli strumenti di misurazione del tempo che i visitatori potranno scoprire al Collegio Alberoni. Alla sommità delle pareti, che delimitano il giardino interno del Collegio, sono rinvenibili i cinque quadranti solari detti anche meridiane, probabilmente realizzati nella seconda metà dell’Ottocento e che rappresentano i tre modi di misurazione del tempo: italico, francese e babilonico.
Apprezzabile dal giardino interno del Collegio è anche il suggestivo orologio sovrastato da torretta contenente due campane bronzee ornata dallo stemma lapideo del cardinale Alberoni. Si tratta di uno strumento meccanico, istallato dalla ditta Ramponi di Pavia nel 1751, per scandire le ore, di sei in sei.
Davvero molto bella e ben conservata è inoltre la meridiana a pavimento, databile alla metà del Settecento e pertanto coeva allo stesso Collegio, che i visitatori incontreranno sbarcando al primo piano del Collegio dallo scalone centrale; essa veniva forse utilizzata, registrando tramite il sole l’esatto scoccare del mezzogiorno, per regolare tutti gli altri strumenti di misurazione del tempo presenti in Collegio.
Nell’appartamento del cardinale il tempo è scandito da una splendida pendola in legno laccato decorata con motivi di cineseria e realizzata dall’orologiaio George Clarke, a Londra, nella prima metà del Settecento. E’ probabile che Alberoni ne sia venuto in possesso tramite dono fattogli da Clementina Sobieski, moglie di Giacomo Stuart, pretendente al trono d’Inghilterra, con cui Alberoni intrattenne rapporti di stretta amicizia durante il periodo del suo soggiorno romano, negli anni venti del Settecento
Il tempo si traduce in allegoria e riflessione esistenziale nel suggestivo dipinto di Angelo Caroselli (1585-1652) raffigurante la Giovinezza e Vecchiaia, dove il raffronto dei volti della vecchia e della giovane donna racconta il suo inarrestabile scorrere e la sempre troppo breve durata della vita.
Al piano terreno si potranno apprezzare un orologio da torre proveniente dal campanile della Chiesa di Cadeo, del secolo XIX, e un ulteriore orologio a pendolo precedentemente impiegato nell’osservatorio sismico dove, arrestandosi improvvisamente, registrò l’ora del terremoto che colpì la terra del Friuli nel secolo scorso.