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Al Centro Gotico "la salute vien ridendo" grazie ai clown dottori

Appuntamento con i clown dottori sabato 25 maggio alle 17 al Centro Commerciale Gotico per uno spettacolo comico, un misto d’intrattenimento e animazione per il divertimento dei piccoli visitatori

Indossano un naso rosso e un camice colorato, sfoderano il loro miglior sorriso e lo fanno per aiutare i bambini ricoverati nei reparti pediatrici a non sentirsi in ospedale. I clown-dottori professionisti hanno un compito delicato e veramente impegnativo.

Sabato 25 maggio i clown dottori saranno ospiti del commerciale Gotico, nella piazzetta centrale, all’interno del centro, e proporranno uno spettacolo comico, un misto d’intrattenimento e animazione realizzato dai clown dottori, Luca Isidori e Matteo Ghisalberti.

"La salute vien ridendo" è un progetto iniziato da una collaborazione che dura dal 1997 nato grazie alla volontà del reparto di Pediatria e neonatologia dell’ospedale di Piacenza con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

L’ospedalizzazione per un bambino è un’esperienza molto difficile, avviene un distacco dalla propria casa, dalla famiglia, dai propri amici e dai ritmi e dai tempi quotidiani, una situazione che determina la rottura di relazioni interpersonali. I piccoli pazienti sono sottoposti a cure ospedaliere che possono limitare i loro movimenti e quindi avere meno scelte.

La comicoterapia stempera e sdrammatizza le paure e le ansie che un ricovero genera sia nei bambini sia nei genitori migliorando la qualità della degenza e il rapporto medico-paziente-nucleo familiare.

Il Clown Dottore è un operatore socio-sanitario professionale che applica le conoscenze della Gelotologia: lo studio della risata e dei suoi effetti. Lavora rigorosamente in coppia con un altro clown dottore, per cambiare il segno delle emozioni negative delle persone che vivono un disagio sanitario.

Il compito del clown dottore è di sdrammatizzare le pratiche sanitarie, trasformare le emozioni negative, quali paure, rabbia, delusione, tristezza, per virarle al positivo, verso il sorriso, il coraggio, la speranza e la gioia.

Entrano totalmente in relazione con il bambino per valorizzare e giocare con la parte sana dei piccoli degenti.

Il dottore-clown non fa diagnosi, non compila cartelle cliniche e non ha facoltà taumaturgiche, non guarisce ma sostiene il bambino nella malattia.

Nella sua formazione riceve nozioni di psicologia dell'Età Evolutiva e Relazionale, di psicologia dell’igiene, procedure ospedaliere, nozioni di gelotologia, d’igiene mentale e tutta la parte artistica di clowneria - improvvisazione teatrale, marionette, musica, microprestidigitazione, umorismo etc.- così da poter rendere il proprio intervento il più mirato possibile a seconda del paziente.

Le trasfusioni sono di cioccolata, le siringhe fanno bolle di sapone e i fiori giganti, appuntati sui camici spruzzano acqua, così il bambino riesce a sdrammatizzare la tanto temuta figura del medico e a prendere familiarità con le procedure terapeutiche.

Il clown-dottore è goffo e con la sua semplicità fa ridere tutti, entra nella stanza del bambino solo se è lui a invitarlo, senza alcuna costrizione. La possibilità di scegliere dà al bambino ospedalizzato la forza e la possibilità di scaricare le sue paure ma anche le sue tensioni e frustrazioni.

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