rotate-mobile
life

Hera lancia il primo green bond italiano

La multiutility lancia un’obbligazione decennale destinata a finanziare o rifinanziare progetti (già realizzati o da realizzare) legati alla sostenibilità in 4 ambiti: lotta al cambiamento climatico, miglioramento qualità dell’aria, depurazione acque e ciclo dei rifiuti

Porre la finanza al servizio dell’ambiente e della sostenibilità. E’ questo l’obiettivo del primo “green bond” italiano, lanciato oggi da Hera, prima società italiana assoluta a farlo. I proventi dell’obbligazione saranno interamente destinati a progetti funzionali ad una migliore qualità ambientale.

Le caratteristiche del green bond: la finanza al servizio dell’ambiente
Con un’emissione di complessivi 500 milioni, rimborsabili in 10 anni, il Gruppo Hera inaugura anche in Italia uno strumento, già utilizzato in Europa da altre grandi utility, che mette la finanza al servizio dell’ambiente, raccogliendo risorse che saranno poi destinate specificatamente ad investimenti legati a migliorare le performance ambientali nel territorio.

In particolare i fondi raccolti da Hera saranno finalizzati a finanziare o rifinanziare investimenti già effettuati o previsti nel piano industriale al 2017, nei seguenti ambiti: 1) lotta al cambiamento climatico; 2) miglioramento della qualità dell’aria; 3) miglioramento della qualità della depurazione acque; 4) gestione del ciclo rifiuti.

I progetti finanziati dal green bond
Per ognuna delle linee d’intervento sopra citate è stata identificata una serie di investimenti specifici sui quali Hera attiverà, sotto la supervisione dell’ente di certificazione indipendente DNV GL, un processo di monitoraggio e rendicontazione per assicurare la corretta e trasparente destinazione dei fondi raccolti ai progetti di seguito elencati.

Lotta al cambiamento climatico
Le linee di intervento sono sostanzialmente 2: la produzione di energia da fonte rinnovabile e la riduzione dei consumi attraverso il raggiungimento di una maggiore efficienza energetica. 

Al primo filone appartengono le produzioni fotovoltaiche e la realizzazione di impianti per lo sfruttamento del biogas per la produzione di energia elettrica, come, ad esempio, i già realizzati biodigestori anaerobici di Cesena, Ravenna e Rimini, in cui dal rifiuto organico urbano si ricavano compost ed energia elettrica. 

Per quanto riguarda l’efficienza energetica il focus è sullo sviluppo della cogenerazione energetica (produzione contemporanea di energia termica ed elettrica) e sull’estensione ulteriore delle reti di teleriscaldamento. In quest’ambito rientrano, ad esempio, progetti quali il rinnovo e potenziamento delle centrali di cogenerazione teleriscaldamento dei quartieri Barca a Bologna e Giardino a Modena, e l’estensione del teleriscaldamento a Imola e nel campus universitario di Forlì.  

I progetti individuati permetteranno di fare salire del 18% entro il 2017 la produzione di energia da fonti rinnovabili o ad alta efficienza (ad es. cogenerazione), oggi attestata al 72% della generazione totale.

Miglioramento della qualità dell’aria
Gli investimenti di quest’area sono finalizzati principalmente alla riduzione delle emissioni in atmosfera dei termovalorizzatori del Gruppo, attraverso il completo rinnovo degli impianti di Modena, Bologna, Forlì, Ferrara e Rimini, avvenuto fra 2006 e 2010. Un rinnovo che ha consentito di abbattere ulteriormente le emissioni degli impianti del Gruppo sul territorio (pubblicate in tempo reale sul sito www.gruppohera.it/termovalorizzatori) pari mediamente al 10% dei limiti di legge consentiti (contro il 24,6% del 2006).

Miglioramento della qualità della depurazione acque
Il tema è di stringente attualità in Italia, dove 2 cittadini su 10 non dispongono di rete fognaria, tre su 10 sono senza depuratori. Sul territorio gestito da Hera la situazione è notevolmente diversa (il 95% del territorio è coperto da servizio di fognatura e depurazione), ma ugualmente esiste forte necessità di investimenti per mantenere i livelli di efficienza depurativa raggiunti e per migliorare e adeguare nel tempo le performance impiantistiche. Tra gli interventi più significativi già effettuati vi sono gli interventi ai depuratori di Bologna, Faenza, Argenta, Lugo e Forlì. Per quanto riguarda gli interventi futuri si trova invece il Piano di Salvaguardia della Balneazione di Rimini, attualmente in corso di realizzazione, che porterà entro il 2020 al superamento di tutti gli 11 scarichi a mare della città romagnola, attraverso il più grande intervento di risanamento fognario programmato in Italia. 

Gestione del ciclo dei rifiuti
Gli investimenti legati a questa misura riguardano soprattutto lo sviluppo di strutture e servizi sul territorio a favore della raccolta differenziata, con l’obiettivo di massimizzare il recupero e ridurre ulteriormente il conferimento in discarica dei rifiuti urbani (attualmente già al 16,4%, rispetto a una media italiana del 41%). Fra i progetti più importanti in quest’ambito rientrano il piano di potenziamento della raccolta differenziata a Bologna (obiettivo 50% di differenziata entro il 2016) e l’ulteriore sviluppo delle isole ecologiche sul territorio.

L’impegno a favore della sostenibilità nel DNA di Hera
L’emissione del green bond rappresenta un naturale sviluppo rispetto al forte impegno profuso da Hera sin dalla sua costituzione sul fronte della sostenibilità. Un percorso iniziato nel 2002, che ha portato il Gruppo Hera ad avere performance ambientali di assoluta eccellenza nel panorama europeo delle local utility. Ad esempio, fra 2003 e 2013 l’energia prodotta da fonti rinnovabili o da tecnologie ad alta efficienza è passata da 383 a 1.541 GWh, il conferimento in discarica dei rifiuti urbani dal 49% al 16%, la raccolta differenziata dal 28,2% al 52,6% (con il 93,5% di rifiuti effettivamente avviati a recupero) e le tonnellate di petrolio equivalenti (TEP) risparmiate con iniziative di efficienza energetica da 6.345 a 266.863.

Venier: “nuova modalità di finanziamento coerente con profilo e obiettivi del Gruppo”
“Il brillante collocamento del green bond, ha per il Gruppo una duplice valenza”, spiega Stefano Venier, Amministratore Delegato Hera. “Da un lato è una preziosa occasione per perseguire un’ulteriore ottimizzazione delle fonti di finanziamento, soddisfacendo, tra l’altro, la richiesta della crescente platea di investitori internazionali orientati alla sostenibilità, con cui da tempo siamo in contatto. Dall'altro è uno strumento operativo che ci consente di proseguire su un cammino di sostenibilità da sempre parte del DNA aziendale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Hera lancia il primo green bond italiano

IlPiacenza è in caricamento