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Vandalismo nelle aree verdi e campi da gioco, spesi 140mila euro in due anni per la sistemazione

Danni a scivoli, giochi a molla, altalene e panchine che comportano un costo elevato per la sostituzione. L'assessore Luigi Rabuffi manda un messaggio ai cittadini: «Chiunque veda danneggiare un bene comune delle aree verdi chiami il Comune. Dobbiamo sensibilizzare tutti a partire dai nostri figli»

È stato presentato nella mattina di lunedì 16 giugno il programma di restauro delle aree verdi danneggiate. A illustrarlo l’assessore alla città sostenibile Luigi Rabuffi. Al Comune arrivano numerose segnalazioni dei cittadini riguardanti danni fatti nei confronti di altalene, giochi a molla, casette, campi da gioco e giochi polivalenti. In queste settimane l’ufficio comunale addetto alla manutenzione del verde si sta occupando della sostituzione di 53 giochi, che comporta una spesa di decine di migliaia di euro. 

Nella città di Piacenza ci sono 56 campi gioco, dai quali sono esclusi le aree verdi delle scuole, e l’assessore Rabuffi dichiara: «Sono le zone più frequentate dai giovani e sono quelle più danneggiate. Non ha alcun senso recare danni a queste zone perché sono un bene comune e i fondi per le riparazioni sono tirati fuori dalle tasche di tutti i cittadini».

Per la manutenzione si deve attingere a risorse straordinarie «e non è affatto facile trovarle – spiega l’assessore – e trovo che sia una spesa inutile, quando basterebbe spiegare ai giovani che i giochi sono un bene di tutti». Dal 2010 ad ora la cifra a disposizione per il mantenimento delle aree verdi è diminuito di 843mila euro e Rabuffi spiega: «Non mi posso lamentare delle risorse che abbiamo a disposizione per questo settore, anche perché oggi ritengo sia più importante stare vicino e aiutare i cittadini che non hanno un lavoro. Ma forse non ci si rende conto del costo elevato che comporta la sostituzione dei giochi, un costo che potrebbe essere evitato».  Nel biennio 2012-2013 sono stati spesi 140mila euro per la sostituzione di giochi. 

A volte un aiuto concreto arriva anche dai cittadini e da associazioni ambientaliste e l’assessore invita a contattare l’ufficio del verde in Comune chiunque volesse contribuire, come già avviene per la manutenzione delle rotonde. 

Dal primo gennaio a prendersi cura delle aree verdi, campi gioco compresi, sono Geocart e il Germoglio, selezionati in seguito a una gara di appalto durante la quale è stato utilizzato uno strumento: quello del laboratorio attivo che prevede la presenza di almeno il 50 percento più 1 di personale diversamente abile. «Con questa operazione si vuole dare un segnale: quello del sostegno a persone che vivono disagio e difficoltà quotidianamente». 

«La soluzione – ha concluso Rabuffi – è quella di chiamare la Polizia Municipale e far passare il messaggio che gli atti di vandalismo comportano un costo per il Comune. Inoltre,  chi viene denunciato è tenuto a pagare una multa e nei casi più gravi è prevista la reclusione».

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