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Turismo e investimenti, come e perché aprire una casa vacanze

Per chi possiede una seconda abitazione in una zona turistica e non riesce a sfruttarla per mancanza di tempo, perché non trasformarla in una risorsa remunerativa? La casa vacanze potrebbe essere la soluzione ideale

Per chi ha una seconda casa in una zona turistica, spesso accade che non sempre si riesca a sfruttare questo secondo appartamento come si deve. Risultato? Solamente tasse da pagare senza alcun tipo di vantaggio. Esiste però la possibilità di trasformare la casa in una casa vacanza, o di affittarla per avere qualche entrata extra.

Sono tante, infatti, le persone che preferiscono trascorrere le vacanze in appartamento invece che in albergo. Una soluzione che presenta molteplici vantaggi per i turisti, dalla riduzione dei costi alla flessibilità e la versatilità della struttura.

Differenza tra casa vacanze e B&B

La casa vacanze è una casa o un appartamento riservato all’affitto a turisti senza offerta di servizi centralizzati per una o più stagioni. Si tratta, dunque, di vere e proprie strutture ricettive ma, a differenza di hotel e alberghi, non hanno personale dedicato né ristorazione e non sono sottoposte a vincolo di destinazione. Essenzialmente, la differenza tra una casa vacanze e un bed and breakfast consiste nel fatto che questi ultimi, quindi, hanno la necessità di avere anche una attività ristorativa.

Adempimenti burocratici per la casa vacanze

Per l'apertura di una casa vacanze non sono richiesti specifici permessi, qualsiasi contesto abitativo può essere adibito a casa vacanze. Il testo legislativo non prevede infatti alcuna limitazione, a patto che i locali siano sicuri e abitabili. Occorre semplicemente essere in possesso del certificato di agibilità, indispensabile per poter offrire il servizio. Inoltre, da un punto di vista fiscale l'affito di una casa vacanze in modo occasionale non è inquadrato come un'attività commerciale. Per questo motivo, non è necessario richiedere alcun permesso presso le autorità territoriali. Ma l’apertura dell’attività va segnalata alla questura. Va poi fatta, sempre in questura, la comunicazione di cessione del fabbricato:

- quando il godimento o l’uso dell’immobile è concesso sulla base di un contratto non registrato;

- quando il godimento o l’uso dell’immobile è concesso a cittadini extracomunitari.

In caso il contratto sia registrato, tale comunicazione non va fatta. Quando arrivano i clienti, questi devono essere muniti di documento di identità o di passaporto (per i cittadini extracomunitari) o documento equivalente con fotografia. Entro le ventiquattro ore dall’arrivo i gestori delle strutture devono comunicare alla questura le generalità delle persone alloggiate tramite un’apposita scheda da trasmettere in forma telematica o via fax. Particolare attenzione dovrà essere riposta al momento della proposizione del contratto d'affitto. Il documento andrà firmato dal proprietario e da chi prende in locazione l'appartamento. Tale contratto deve essere non inferiore a sette giorni né superiore a tre mesi.

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