2.600 km canali, 2 dighe, 5 impianti idrovori, 2 impianti di sollevamento dal fiume Po per l’irrigazione, 1 cassa di espansione, 51 acquedotti rurali e oltre 125 km di strade di bonifica. Tutto questo è il Consorzio di Bonifica di Piacenza, ente pubblico che ha a cuore la difesa del territorio attraverso la salvaguardia e tutela del sottosuolo e delle sue acque.
Anche il Consorzio ha dovuto fare i conti con la pandemia che ha colpito il Paese, senza però fermarsi e riuscendo a rimanere sempre a contatto con il tessuto economico piacentino, in un momento davvero complicato come questo. "Non si sono fermate le opere di salvaguardia e di tutela e il lavoro è stato fatto anche in questo caso nel rispetto della sicurezza" - afferma Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. Eccole le sue parole in questa video intervista...