Non doversi procedere per Carlo Pallavicini che aveva scritto un post, ritenuto offensivo (“atteggiamento da gerarca nazista”) nei confronti del consigliere leghista Di Corcia
Manca il numero legale di consiglieri, seduta rinviata: Lega e Fd’I disertano per partecipare alla protesta di commercianti e imprenditori. L’ira delle minoranze: «Siamo eletti per essere concreti in Comune, non per fare le comparse a una protesta». Bocciata la proposta del sindaco di mandare solo alcuni rappresentanti
Non luogo a procedere per il consigliere comunale della Lega Marvin Di Corcia. Il giudice Ivan Borasi lo ha disposto dopo l'accusa di diffamazione con l’aggravante della discriminazione razziale prevista dalla legge Mancino. Il leghista: «Ora pretendo le scuse dalla collega del Pd Piroli, che aveva invitato il sindaco Barbieri a prendere le distanze da me»
Cavalli (Lega Nord): «Da Piroli attacco personale e vile». Solidarietà a Di Corcia anche da Tommaso Foti. Cugini (Pd): «Foti dimentica quando su Facebook annunciava avvisi di garanzia per la Giunta Dosi, poi mai arrivati»
Marvin Di Corcia (Lega Nord) è accusato di diffamazione aggravata dall’odio razziale. L’imputato aveva subito cancellato il post, chiesto scusa e risarcito il giovane ma il processo è andato a avanti perché l'aggravante fa diventare il reato d’ufficio
Di Corcia: «Prima impiegati come claque per riempire i convegni, poi riciclati come relatori per diffondere tra i più piccoli quel pensiero unico che le élite dominanti propagano anche attraverso la scuola. È stato questo il ruolo degli studenti piacentini nel corso dell’ultima edizione del Festival del Diritto»
«Così come è doveroso ricordare i milioni di ebrei sterminati dal regime nazista, è altrettanto dovuto che negli istituti scolastici non ci si scordi degli oltre 10mila dalmati, istriani e giuliani uccisi dalla follia comunista per mano dei partigiani di Tito tra il 1943 e il 1945»
È la denuncia del Movimento Studentesco Padano, che farà volantinaggio negli istituti superiori di Piacenza per protestare contro lo stato di deterioramento nel quale versano alcune scuole