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5 Stelle: «Il Comune coinvolga e monitori i beneficiari del reddito di cittadinanza in attività lavorative»

I consiglieri pentastellati Pugni e Dagnino chiedono l’applicazione del Decreto Puc per i 908 residenti in città che usufruiscono del reddito di cittadinanza

«Il D.L. n. 4/2019, convertito con modificazioni in L. n. 26/2019, all’art. 4, c. 15 prevede che il beneficiario di Reddito di Cittadinanza è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, in data 22 ottobre 2019, ha firmato ed emanato il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla definizione delle forme, delle caratteristiche e delle modalità di attuazione dei Progetti Utili alla Collettività su cui è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza Unificata. È dovere di ogni amministrazione comunale programmare lo sviluppo sociale del proprio territorio». Così i consiglieri del Movimento 5 Stelle di Piacenza Andrea Pugni e Sergio Dagnino, che chiedono al Consiglio comunale di monitorare l’attività lavorativa di coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza voluto proprio dal primo Governo Conte.

«Con questo atto legislativo – precisano Pugni e Dagnino – i comuni interessati avranno la possibilità di avviare i Progetti Utili alla Collettività (PUC) e definire le attività che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza andranno a svolgere. La sottoscrizione dei PUC per i percettori Reddito di Cittadinanza è un atto importante nel percorso di costruzione di un moderno sistema di welfare statale che rinsalda il patto tra Stato e cittadino oltre che di inclusione e reinserimento nella vita sociale attiva del comune stesso».

Secondo i dati di fine luglio 2019, sono 1.777 le domande per il reddito di cittadinanza accolte dall’Inps a Piacenza e provincia, di cui 908 a Piacenza. I Puc possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore. I progetti devono essere svolti presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario. In particolare, non devono essere inferiori a 8 ore settimanali, aumentabili fino ad un massimo di 16 ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti.

Il percettore di Reddito di Cittadinanza, impegnandosi gratuitamente in tali progetti, “ripagherà” l’investimento che lo Stato fa concedendogli il beneficio economico. Allo stesso tempo, si ricorda, il beneficiario dovrà comunque impegnarsi nel formarsi partecipando a dei corsi finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale. Inoltre, deve accettare una delle prime tre proposte di lavoro presentate dal Centro per l’impiego.

«Per questo vogliamo impegnare il sindaco e la Giunta – fanno sapere Pugni e Dagnino - a predisporre entro 90 giorni dall’approvazione di questa mozione i progetti utili alla collettività ovvero i progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, cui il beneficiario del Reddito di Cittadinanza è tenuto ad offrire la propria disponibilità. Vogliamo che si ponga in essere celermente ogni azione utile e necessaria al fine di coinvolgere i residenti nel comune di Piacenza percettori del Reddito di Cittadinanza nei Progetti utili alla collettività predisposti. E che si tenga monitorata l’effettiva partecipazione ai progetti».

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