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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

5 Stelle, il Meet Up chiede a Pugni di fare un passo indietro

Il Meet Up sottolinea la mancanza della certificazione del candidato Pugni. Critiche anche all'operato dei consiglieri uscenti. Il primo dei non eletti Davoli: «Tarquini assente in Consiglio, mi è stato impedito di fare esperienza»

Continua la bagarre interna al Movimento 5 Stelle di Piacenza. Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo” di Piacenza sottolinea che ad oggi non è ancora stato ufficializzato il risultato delle Comunarie con la certificazione del simbolo per la corsa di Andrea Pugni alle Amministrative. Secondo il gruppo di attivisti – che non ha appoggiato la sua candidatura, risultata poi vincente alle Comunarie con 59 preferenze – Pugni si starebbe già muovendo come il candidato ufficiale dei 5 Stelle, senza aver ricevuto alcuna investitura formale. «In riferimento alle numerose apparizioni su stampa e tv del presunto "candidato" M5S Andrea Pugni – scrive il Meet Up in una nota - ed in particolar modo a seguito dell'intervista rilasciata in esclusiva a Vladimiro Poggi di Telecolor, riteniamo doverosi da parte del Dott. Pugni, alcuni chiarimenti nei confronti della cittadinanza. Poichè al momento non risulta ancora pervenuta alcuna certificazione per la città di Piacenza sul sito del Movimento 5 Stelle, vorremmo sapere chi abbia ufficializzato la sua candidatura a sindaco piacentino 5 stelle, autorizzandolo a rilasciare interviste e partecipare ad eventi ed incontri ufficiali.

Come più volte puntualizzato dagli attuali consiglieri uscenti, responsabili della spaccatura del M5S a Piacenza, solo i portavoce eletti possono rilasciare dichiarazioni a nome e per conto del M5S stesso.Il Dott. Pugni, senza fregiarsi di alcuna autorizzazione, continua invece ad apparire sui social, TV e stampa, spacciandosi come candidato certificato. Mentre liste di altre città sono state correttamente ufficializzate tramite pubblicazione su https://www.movimento5stelle.it/elenco_liste.php, per Piacenza, stranamente, ciò non si è ancora verificato. Ricordiamo che in circostanze simili, come ad esempio a Rimini e Ravenna, le profonde spaccature locali hanno portato lo staff del M5S a non autorizzare l'uso del logo da parte di alcuna lista.  Nell'attesa di una sua sollecita risposta, suggeriamo al Dott. Pugni un doveroso passo indietro».  

LA REPLICA DI ANDREA PUGNI

«Rispondo - replia Andrea Pugni - agli Amici di Beppe Grillo. Non mi sogno di rappresentare qualcosa per cui non sono stato chiamato in causa. Ripercorriamo insieme gli eventi. La lista presentata allo staff e da me capeggiata ha nettamente prevalso alle cosiddette comunarie (voto on line) di oltre un mese fa. La settimana precedente la Pasqua sono stato chiamato a Roma dal M5S per una giornata di formazione dei candidati sindaco con oggetto “i rapporti da intrattenere con la stampa e la televisione” (in seguito anche la portavoce stampa della mia lista Debora Malaponti ha partecipato ad una giornata di formazione a Roma). In quella sede, il Responsabile della Comunicazione mi ha invitato a cominciare la campagna di comunicazione della mia candidatura chiedendomi peraltro perché non avessi ancora dato inizio ai lavori. Dopo aver sottolineato che aspettavo la certificazione mi ha invece incoraggiato ad accelerare ed apparire anche nelle tv locali. Nonostante l’esortazione sono rimasto ancora “inattivo” per qualche tempo. Sentendo poi autorevoli referenti del Movimento ho deciso di accogliere alcuni tra i tanti inviti ricevuti. Nei prossimi giorni sarò disponibile per altri incontri con la stampa perché mi trovo nella situazione di dover rispondere per tempo ai media che giustamente insistono per conoscere il nostro programma elettorale. Sono sicuro che gli aderenti del Meetup siano, come noi, smaniosi di mettersi a disposizione per cambiare in meglio le sorti della nostra città. Consapevole che anche in futuro garantiranno lo stesso fervore e la stessa energia di oggi per rendere sempre più forte e coeso il movimento a Piacenza». 

DAVOLI CRITICA I CONSIGLIERI USCENTI

Ma le polemiche non si limitano solo alle Amministrative del prossimo 11 giugno. Piovono critiche anche sull’operato dei consiglieri uscenti, eletti nel 2012. «Sono un attivista del Movimento 5 Stelle – ci scrive Massimiliano Davoli - iscritto e certificato (da diversi anni) anche se sono a conoscenza di questi fatti da moltissimo tempo, ritengo sia giunto solo ora il momento opportuno per inviare questa lettera. In coincidenza dell'assenza prolungata dalle sedute del Consiglio Comunale di Piacenza del consigliere M5S Barbara Tarquini (in totale, due anni circa, per motivi personali indiscutibili e giustificati, sia chiaro), il gruppo consiliare m5s di Piacenza (composto da Quagliaroli, Gabbiani, Tarquini) si è mostrato ripetutamente contrario, per motivi a me sconosciuti, all'applicazione del cosiddetto "Recall" o surroga, che avrebbe permesso al sottoscritto (primo consigliere non eletto nel 2012, nel m5s, alle amministrative piacentine) di "sostituire" la Tarquini; questo comportamento, oltre a creare un "vuoto" politico per m5s in Consiglio Comunale, ha creato un danno d'immagine al M5S di Piacenza (e provincia…); tale comportamento è in notevole contrasto con il presupposto che gli "eletti" del m5s debbano essere semplici "portavoce" a qualunque livello (locale, regionale o nazionale) e mette in discussione un altro principio fondamentale del MoVimento famoso come "uno vale uno"… A livello personale, da un lato, sono molto dispiaciuto, perché mi è stata negata la possibilità di "fare esperienza politica" nell'amministrazione comunale, dall'altro, sono sereno, perché essendo un cittadino che vorrebbe portare un sensibile cambiamento nel modo di fare politica, colgo l'occasione per "allungare" ulteriormente le distanze dal gruppo consiliare che ha agito e agisce ancora con i sistemi della "vecchia politica”». 

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