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Venerdì, 29 Marzo 2024
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5 Stelle, il Meet Up ha scelto il suo candidato: è Rosarita Mannina

L'ex assessore vince le primarie interne al Meet Up del Movimento ed è la prima candidata a sindaco a uscire allo scoperto: «Peccato non correre tutti insieme sotto lo stesso simbolo, ci abbiamo provato ma i consiglieri uscenti non vogliono». Il simbolo a chi andrà? «Deciderà lo staff»

Rosarita Mannina è il primo candidato a sindaco che esce allo scoperto. L’ex assessore della giunta Guidotti è la candidata del Meet Up dei 5 Stelle, l’ala del Movimento che non segue i tre consiglieri comunali uscenti. Il Meet Up l’ha scelta votando in due incontri che si sono svolti domenica 5 febbraio e nella serata di martedì 7 febbraio. Mannina, da tempo indicata come la favorita, l’ha spuntata sul secondo classificato Ettore Avanzi. A seguire Giuseppe Rai, Riccardo Cioce e Massimiliano Davoli. I cinque aspirati candidati si sono presentati agli attivisti del Movimento che hanno condiviso un percorso di partecipazione partito a settembre 2016. A votare sono state una quarantina di persone. Metà dei voti sono andati a Mannina.

Ormai la frattura all’interno del Movimento è insanabile. Se il Meet Up candiderà Rosarita Mannina, l’ala dei 5 Stelle che fa capo a Mirta Quagliaroli e Andrea Gabbiani dovrebbe puntare tutto sul bancario Andrea Pugni, dato in leggero vantaggio rispetto a Stefano Dagnino. La stessa Mannina si dice amareggiata della divisione in due liste del fronte grillino. «Deciderà lo staff dei 5 Stelle – la Casaleggio Associati, nda – chi correrà con simbolo. Vista la situazione potrebbero anche non darlo a nessuno, o organizzare un ballottaggio online tra le due liste». Mannina, che sul tema poco prima dell’investitura si è lasciata andare a un lungo post su Facebook sul tema - avrebbe preferito una corsa verso le Amministrative più unitaria. «Noi abbiamo tentato fino all’ultimo di rimanere uniti e coinvolgere tutti. Abbiamo iniziato un percorso e volevamo terminarlo: non capiamo perché i consiglieri uscenti e il loro gruppo se ne siano usciti da queste discussioni». L’avvocato, in passato rappresentante dei Liberali, ha comunque apprezzato l’impegno dei consiglieri uscenti a Palazzo Mercanti tra i banchi della minoranza. «Sono stati molto precisi, soprattutto il capogruppo Quagliaroli, in questi cinque anni. Ma poi non hanno interpretato bene il percorso verso le Amministrative. Ci sono stati troppi scontri duri, personali. Ora è dura tornare indietro. Noi ci abbiamo provato, ma sono loro che non vogliono discutere con noi del candidato a sindaco, della lista, del programma. Io e gli altri quattro candidati intanto ci abbiamo messo la faccia, ci siamo messi in gioco e siamo stati coerenti con il percorso scelto. Ora deciderà lo staff». Molti simpatizzanti grillini ancora sperano che all’ultimo momento si trovi un’intesa che scongiuri la divisione in due fazioni del fronte pentastellato. I due gruppi di lavoro vanno avanti con i preparativi della corsa verso le Elezioni: le speranze di un’unione sembrano affievolirsi sempre di più.

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