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5 Stelle: «Le scelte culturali della Giunta sembrano un regolamento di conti»

I consiglieri Pugni e Dagnino (Movimento 5 Stelle): «L’assessore Polledri dimostra supponenza nel non dare risposte alle realtà culturali cittadine»

Movimento 5 Stelle all'attacco sul fronte culturale. Dopo le polemiche dei giorni scorsi relative al rischio di perdere anche il cinema all'aperto all'arena Daturi, i consiglieri grillini prendono una posizione netta, contestando l'atteggiamento dell'assessore alla cultura Massimo Polledri. «Prendiamo spunto - spiegano Andrea Pugni e Sergio Dagnino - dalle recenti polemiche suscitate dalla vicenda riguardante la rassegna cinema all’aperto, per esprimere alcune valutazione in merito alla gestione della componente cultura da parte della nuova giunta cittadina. Si è iniziato con la soppressione del Festival del Diritto, di Pulcheria e la chiamata a rapporto, con critiche nemmeno troppo velate, dell’associazione Teatro Gioco Vita. A seguire la pubblica lamentela (per cui si sono scatenate feroci discussioni sui social e sui quotidiani) del responsabile del Piacenza Jazz Festival, rassegna per la quale non si sono trovati contributi economici da parte del Comune (contributi “scomparsi” anche per l’evento del cinema all’aperto al campo Daturi). Il comune denominatore di tutte queste vicende è il comportamento dell’assessore alla cultura, che da quanto traspare, invece di gestire i rapporti con gli operatori del settore, improntati se non altro alla cortesia istituzionale (dovuta a tutti i cittadini ed in particolare a chi si prodiga, per la divulgazione della cultura in tutte le sue forme), ha dato sfoggio, politicamente parlando, di una certa supponenza così tanto invisa ai cittadini.  La vicenda del cinema all’aperto, dove abbiamo un responsabile che dice di non riuscire ad ottenere risposte da novembre da parte dell’amministrazione è (se vera) sintomatica del metodo usato. Ogni amministrazione, in quanto eletta democraticamente, ha il pieno diritto/dovere di programmare e sostenere le iniziative in cui crede, a patto però che vengano condivise con gli organi competenti, presentate per tempo alla cittadinanza e soprattutto in continuità con le precedenti manifestazioni. Chiudere ciò che ha funzionato fino ad oggi, senza aver preparato una soluzione alternativa, più che una programmazione sembra un regolamento di conti che non fa il bene della città. Cogliamo l’occasione inoltre per esprimere piena solidarietà, per le minacce ricevute, al consigliere Nicola Domeneghetti di Fratelli d’Italia, distintosi in Consiglio Comunale per doti di equilibrio e pacatezza».

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