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Politica

«A Piacenza un festival per la legalità. E il Comune torni protagonista sui giovani»

Al Trieste 34 ultima plenaria di Alternativa per Piacenza sulla presentazione dei lavori del gruppo "Nuove generazioni"

«Una cultura che arrivi nelle periferie e nei quartieri, e un Comune che torni protagonista e come volano sui temi dell’abitare per i giovani, della scuola, degli spazi e delle politiche per i giovani con un occhio di riguardo all’accoglienza degli studenti fuori sede e allo sport». Queste le tematiche al centro dell’ultima Plenaria di Alternativa per Piacenza, giovedì sera al teatro Trieste 34. Ad esporle all’assemblea il gruppo Nuove Generazioni, coordinato da Tiziana Albasi. In prima linea Costanza De Poli, 18 anni, studentessa, e Francesco Brianzi, 25, docente e musicista. I due hanno spiegato che «alla base del lavoro svolto ci sono i valori e le azioni del manifesto "Destinazione Futuro" di ApP: innovazione, inclusione e integrazione e sostenibilità». 

«L’arretramento in questi anni della Giunta Barbieri rispetto alla partecipazione dei cittadini, il protagonismo delle giovani generazioni, un dialogo intra generazionale e la tutela dell’universo femminile, oltre che dei soggetti più fragili o diversamente abili è un tema emerso fortemente nel dibattito – è stato detto in assemblea dalla coalizione di centro sinistra - per quanto riguarda le proposte culturali, si suggerisce la creazione di gruppi di lavoro con figure professionali, che coinvolgano maggiormente anche gli universitari». 

«Tra le priorità si ravvisa la necessità di una revisione della fruizione dello spazio-scuola, in termini di spazi fisici e relazionali, con aule e biblioteche scolastiche confortevoli, che agevolino la socializzazione e l’avvio di laboratori, unitamente a spazi verdi da poter fruire. Tra i problemi rilevanti: la dispersione scolastica e l’inclusione, che prevedono un urgente aumento di risorse economiche e di potenziamento del numero e della professionalità degli educatori, visto l’aumento considerevole, negli ultimi anni a Piacenza, di casi di autismo, dislessia, depressione giovanile, disturbi dell’alimentazione». 

«La musica - hanno spiegato - rappresenta in tutto ciò una disciplina fondamentale, da incrementare in ogni scuola, a partire dalla prima infanzia e fino alla secondaria di secondo grado, con orchestre e/o coro in ogni istituto, da realizzare attraverso progetti che coinvolgano anche le varie associazioni e i musicisti presenti sul territorio. Dal punto di vista culturale, si ravvede la necessità di creare circuiti tra città e provincia, con una maggiore sinergia tra gli operatori, lavorando approfonditamente sulla comunicazione. Tra gli esempi: itinerari che sfruttino le grandi vie, dalla Francigena alla Postumia, un percorso cicloturistico e paesaggistico, la valorizzazione del fiume Po tramite la creazione di un parco come luogo ricreativo e sede di rassegne culturali e sportive. Occorre, inoltre, porre attenzione alle zone periferiche, con progetti culturali da realizzare anche in quartieri più dislocati».
E’ stata sostenuta l’idea di una Casa della musica, da intendere «non come museo ma come spazio vitale», e una maggiore interazione tra la Fondazione Teatri e le associazioni culturali cittadine, oltre a un incremento delle iniziative legate ai laboratori Concorto, alle iniziative dei Cinemaniaci, alla scuola Farecinema di Marco Bellocchio ed infine un Festival annuale che abbia come tema centrale la legalità, con il diretto coinvolgimento di scuole, università, giovani e terzo settore. 

A proposito di politiche giovanili, la presenza di vari atenei sul territorio piacentino «impone da parte del Comune un ripensamento del coinvolgimento degli universitari in città e una diversa valorizzazione sia dei progetti che un aumento dei contributi».

«Non c’è una Consulta degli universitari a Piacenza. In sinergia con quella provinciale, con un coinvolgimento degli universitari in progetti di accompagnamento degli studenti più giovani. E’ giunto il momento di creare un circuito di scambi per residenze artistiche con altre città, impellente la necessità di riportare in città festival come Bleech, Tendenze e XNL». 

Nella convinzione che i valori dello sport siano alla base di una società solidale, è stato chiesto «di promuovere e sostenere la partecipazione delle associazioni sportive, anche in sinergia con le scuole, ed in particolare quelle rivolte ai ragazzi con disabilità, rivedendo la modalità di erogazione dei contributi. Da ripristinare sia i giochi di Atletica leggera che i Giochi della gioventù. Importante, inoltre, organizzare eventi sui valori dello sport e problematiche quali l’obesità infantile, oltre a promuovere tornei ed incontri.
Sia lo Sport che il mondo universitario hanno portato in luce le problematiche rispetto alla mancanza di un piano efficace di mobilità urbana, oltre che di mobilità rigenerata. Si è infine accennato al problema delle abitazioni degli studenti e dei neo-laureati, che troppo spesso decidono di abbandonare Piacenza per mancanza di risorse, stimoli e possibilità».

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