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Acer, l’Agenzia per l’affitto è un flop: stipulato un solo contratto

Un solo contratto d’affitto sottoscritto da febbraio a oggi. L’assessore Sgorbati: «Non c’è stato riscontro». Losi (presidente Acer): «Esperienza fallimentare che chiuderemo»

Un solo contratto sottoscritto nel comune di Piacenza. Zero in tutte le altre realtà che hanno aderito. Un bilancio magrissimo per l’Agenzia per l'’Affitto, rilanciata a inizio 2017 da Acer. L’iniziativa – già proposta in passato – era ripartita per agire sull’emergenza abitativa che, soprattutto in questi anni, coinvolge una fascia sempre più ampia di famiglie. A fronte anche delle tante case sfitte sparse sul territorio: solamente in città sono circa duemila gli immobili non abitati. Favorendo le condizioni per la stipula di un affitto di un immobile sfitto, Acer pensava così di snellire la lunga lista d'attesa per l'accesso alle case popolari.

L’Agenzia sembrava una scelta favorevole anche per i proprietari delle case da affittare: dalla riduzione del 25% di Imu e Tasi sugli immobili locati, alla scelta del possibile inquilino attraverso un elenco selezionato dall'Agenzia, fino alla sicurezza di riscossione del canone grazie all'istituzione di un apposito fondo di garanzia costituito dai comuni che avevano aderito: Piacenza, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Castelvetro, Rottofreno e i paesi che fanno parte dell’Unione Valnure e Valchero.

Acer aveva creduto molto in questa avventura: l’ingente campagna informativa - partita a fine febbraio - non ha però avuto tanta fortuna. Tappezzare gli autobus di pubblicità (e non solo quelli), spendendo qualche migliaio di euro, non ha portato ad alcun risultato, se non alla sottoscrizione di un solo contratto d’affitto nel territorio del comune di Piacenza. Eppure la volontà di fare bene c'era. «Non sappiamo – disse l’allora presidente di Acer Massimo Savi alla presentazione dell'iniziativa - quanti potrebbero essere coinvolti dall’Agenzia dell’affitto. Pensiamo di partire con una decina di appartamenti». Peccato che, dopo ben otto mesi, è stato recuperato un solo appartamento sfitto in città. Poca roba. Patrizio Losi-2

Lo strumento era già stato portato avanti nel passato, con risultati leggermente migliori. «Ad oggi – commenta Patrizio Losi, da poco tempo neo presidente di Acer - la situazione è questa. Da quando è stata messa in campo la campagna pubblicitaria abbiamo sottoscritto un solo contratto d'affitto. La mia volontà è di fare memoria ed esperienza del risultato non proprio brillante per cercare di vedere le possibili situazioni alternative. Quella messa in campo dalla precedente Amministrazione, nelle sue varie fasi, è stata un’esperienza fallimentare.  Diciamo – prosegue il successore di Massimo Savi - che non ha grandi potenzialità. L’esperienza, fortemente voluta dalla passata Amministrazione, è da chiudere. Il bisogno c'è e rimane, ma questa non è la risposta giusta». «L’idea di calmierare gli affitti è corretta – fa eco l’assessore al welfare Federica Sgorbati -, però non vi è stato alcun riscontro. Vedremo le alternative».

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