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Adozione variante Piae: arriva il sì del Consiglio provinciale

Trespidi: «Un punto di incontro tra sviluppo e sostenibilità». L'assessore Barbieri: «E' un piano innovativo. Grazie a maggioranza e minoranza per aver riconosciuto il lavoro svolto»

La Variante generale al Piano Infraregionale per le Attività estrattive è stata adottata nel pomeriggio del 26 marzo dal Consiglio provinciale con 16 voti favorevoli, cinque astensioni e un voto contrario. «La variante – ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi – è assolutamente indispensabile per il nostro territorio: si tratta di una mediazione tra sostenibilità ambientale e sviluppo del territorio costruita con assoluta trasparenza e massima chiarezza. Ricordo che è volontà politica dell'Amministrazione provinciale che presiedo arrivare all'approvazione del Piae (Piano infraregionale per le Attività estrattive) entro il 2012. Il grande lavoro della Giunta e la partecipazione della maggioranza e della minoranza dimostrano la volontà comune di portare a termine un provvedimento importante per l'intero territorio».

«Si tratta – ha commentato l'assessore provinciale alla Programmazione Patrizia Barbieri – di un piano innovativo, in grado di coniugare sviluppo e sostenibilità. Penso che il risultato ottenuto sia in grado di dare una risposta di sviluppo economico territoriale basato, come si diceva, sulla sostenibilità ambientale. Ringrazio i consiglieri di maggioranza e di minoranza, che, tramite il voto di oggi hanno riconosciuto il lavoro svolto”.

Insieme alla variante sono stati approvati 4 emendamenti presentati dal gruppo consiliare della Lega Nord (complessivamente i consiglieri del Carroccio avevano presentato 14 emendamenti, dieci dei quali, dopo il parere tecnico negativo da parte degli uffici della Provincia , sono stati ritirati), un emendamento presentato dal consigliere del Pdl Antonino Coppolino e un Ordine del giorno (votato all'unanimità e firmato dai gruppi di minoranza e dal Pdl) che impegna la Giunta ad un rigoroso monitoraggio delle azioni di rinaturalizzazione e compensazione ambientale delle cave già ultimate e dei Piani di riqualificazione e sviluppo dei cantieri di lavorazione degli inerti (con l'obiettivo di ridurne l'impatto sugli ambienti fluviali consentendo corridoi ecologici congrui) e a prevedere entro tempi certi l'approvazione delle linee guida della rete ecologica provinciale.

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