Agricoltura, tavola rotonda della Lega con Centinaio
Il 14 luglio alle 21 a Castelsangiovanni il sottosegretario Centinaio con Rancan, Maloberti, Galli e Stragliati
«Agricoltura tra nuove sfide e proposte. Facciamo il punto». È il titolo del convegno in programma giovedì 14 luglio alle ore 21, al Centro Culturale (via G. Mazzini, 2) di Castel San Giovanni (Pc), organizzato dalla Lega. Alla tavola rotonda siederanno Gian Marco Centinaio (Sottosegretario alle Politiche agricole della Lega), Matteo Rancan (Capogruppo Lega in Regione Emilia-Romagna), Giampaolo Maloberti (Consigliere provinciale all'Agricoltura Lega Piacenza) ed Elena Galli (assessore comunale all'agricoltura a Castel San Giovanni). Modererà l'incontro Valentina Stragliati, consigliere regionale Lega.
«Abbiamo scelto di organizzare un momento di confronto con gli agricoltori e i rappresentanti delle associazioni di categoria al fine di ascoltare le loro istanze e portarle avanti a tutti i livelli istituzionali tramite i nostri rappresentanti, dal Comune, alla Provincia, alla Regione, al Parlamento – spiega Stragliati -. Ci rendiamo conto che l’agricoltura sta affrontando un momento molto difficile provocato dalla siccità, dall’aumento del costo del carburante e delle materie prime, dalla difficoltà di reperire manodopera e altre problematiche legate ai cambiamenti climatici. La Lega da sempre è vicina agli agricoltori quindi riteniamo fondamentale un contatto e confronto costante con chi quotidianamente lavora e ha sempre lavorato, anche durante il lockdown, per far sì che il cibo arrivi sulle nostre tavole», conclude.
«Non c’è tempo da perdere: gli agricoltori hanno bisogno di acqua. Occorre una deroga immediata al deflusso minimo vitale, che di fatto impedisce prelievi irrigui consoni alle esigenze delle colture. Uno snellimento delle procedure per l’ottenimento di deroghe uniti a misure strutturali, senza ulteriori indugi e mediazioni», spiega Rancan.
«Il mondo agricolo non può aspettare, i terreni e le colture non seguono i tempi degli accordi politici. Siamo nel bel mezzo di una crisi alimentare e sociale e occorre dare risposte rapide e concrete. Il grande manovratore e le grandi manovratrici, in passato, non hanno dato prova di attenzione al territorio e pur di rincorrere i loro sogni di gloria hanno messo in seria difficoltà economica i produttori locali. Ora è giunto il momento di cambiare rotta: il comparto dell’agricoltura non può aspettare i tempi della politica e gli accordi interni al Partito Democratico. La natura e di conseguenza anche l’agricoltura non lo permettono», conclude il capogruppo leghista.