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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

All'Iris l'apertura della campagna elettorale di Paolo Rizzi

Musica, immagini e grandi progetti: il candidato del centrosinistra si presenta

Folla delle grandi occasioni al cinema Iris di Corso Vittorio Emanuele per l’apertura ufficiale della campagna elettorale del candidato sindaco Paolo Rizzi. Alle 20,30 di venerdì 12 maggio, l’economista e professore della Cattolica ha chiamato a raccolta “i suoi” per un evento voluto e pensato dallo stesso candidato sin dall’inizio di questa sua avventura elettorale. Un evento che lo rappresentasse, che facesse conoscere i mondi dai quali proviene, ai quali è affezionato, che l’hanno formato e che ora ispirano la sua azione e il suo programma di governo della città. 

Il mondo dell’impresa, prima di tutto, che Rizzi come economista e ricercatore studia da una vita. E dopo un inizio “emozionale” - scandito dalla voce e dalle note di Lucio Battisti con Comunque bella che facevano da colonna sonora a una selezione di suggestive immagini di Piacenza e del suo territorio scattate da Marco Stucchi e proiettate sullo schermo del cinema - Rizzi, introdotto dal giovane manager Matteo Tirotto, ha preso il microfono e ha iniziato a parlare a una platea di quattrocento persone, tra candidati delle liste che lo appoggiano, simpatizzanti, amici, cittadini. “La capacità innovativa degli imprenditori (non tutti)” è la prima scritta che appare sul maxischermo alle sue spalle. Un attimo dopo il candidato chiama sul “palco” l’imprenditore Luciano Groppalli a raccontare quel mondo di impresa virtuosa e innovatrice a cui Rizzi fa riferimento. Poi è la volta dell’”empatia dei volontari e degli operatori sociali”, altro mondo che appartiene al professore piacentino, con la testimonianza di Eleonora Capuano dell’Assofa. E ancora, “Il senso comunitario delle cooperative (di comunità)” con Giovanni Teneggi, cooperatore virtuoso dell’Appennino reggiano. Di seguito, un lungo e applaudito intervento di Alberto Gromi, storico preside del Gioia, a spiegare l’importanza dell’insegnamento e del mondo dell’istruzione. Maddalena Scagnelli, invece, parla alla platea in rappresentanza di un altro mondo al quale Rizzi si sente legato, e cioè il mondo degli artisti, della creatività. Spiegare l’importanza dello spirito di servizio dei sindaci, soprattutto dei paesi, tocca a Luca Quintavalla, primo cittadino di Castelvetro. 

A questo momento dedicato alle testimonianze segue un ringraziamento speciale: Paolo Rizzi ci tiene a chiamare sul palco la Giunta uscente, con il sindaco Paolo Dosi e i suoi assessori, per ringraziarli pubblicamente del lavoro fatto e dell’impegno in favore della comunità piacentina. Dietro di loro campeggia la scritta “Il valore della riconoscenza”.  Segue quindi un intervento del candidato su ciò che a lui proprio non piace: gli avari, “quelli che la sanno solo loro“, i ladri, i politici troppo sicuri di sé stessi. 

Una Piacenza più bella, è questo che intende costruire il candidato sindaco; ed entra nel dettaglio delle grandi sfide urbanistiche dei prossimi anni proiettando e commentando immagini delle aree che dovranno essere ripensate, riqualificate, restituite alla città con progetti ambiziosi e in grado di cambiare volto alla città. 

Quindi è la volta delle presentazioni ufficiali, con tutti i candidati delle tre liste a sostegno di Paolo Rizzi (la lista del Pd, la civica Piacenza Più e la prima lista di under 35 della storia piacentina, Piacenza del Futuro). E sempre con i giovani sul palco, la serata dell’Iris si conclude con la musica così come era iniziata; questa volta dal vivo, però, con una versione unplugged di Vagabondo suonata dal liutaio e chitarrista Marcello Orcesi con la partecipazione di Giovanni Castagnetti, sempre alla chitarra. Special guest, al microfono, il noto cantautore piacentino Simone Fornasari. Alla fine, selfie di gruppo con i quattrocento dell’Iris alle spalle del candidato, tutti con i mano cartelli arancioni: “Vogliamo Rizzi sindaco”. 

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