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“Alternativa per Piacenza” sottoscrive un decalogo per la legalità

Verrà firmato da tutti i candidati consiglieri a sostegno di Cugini. ApP chiede anche agli avversari di sottoscriverlo. Ecco il documento

Tutti i candidati consiglieri di “Alternativa per Piacenza” sottoscriveranno un documento di “impegno e adesione a valori e pratiche per una politica onesta e pulita”. Lo hanno annunciato il candidato sindaco Stefano Cugini e i consiglieri comunali Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) e Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle), unitamente alle forze che sostengono Cugini alle prossime Elezioni Amministrative: Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Più Europa, Sinistra Italiana. Si tratta di un decalogo che chiede di impegnarsi pubblicamente sul tema della lotta alla mafia e alla corruzione. Cugini e la sua squadra chiedono anche agli avversari di sottoscriverlo per farlo diventare un «patrimonio condiviso della comunità politica piacentina».

IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO DA ALTERNATIVA PER PIACENZA

ETICA DELL’AMMINISTRAZIONE

Tutti gli eletti e nominati (consiglieri, sindaco e assessori) si impegnano a dimettersi in caso di coinvolgimento diretto in indagini giudiziarie per false dichiarazioni o per reati di associazione a delinquere e/o di stampo mafioso. Si impegnano inoltre, per favorire il corso delle indagini, ad auto sospendersi o rimettere il mandato al voto di fiducia del consiglio comunale, laddove coinvolti in situazioni tali da gettare discredito sul ruolo di rappresentante dei cittadini e/o sul Comune di Piacenza, a prescindere che si tratti di azioni compiute nello svolgimento della funzione o durante la vita privata;

CAPITALI TRASPARENTI

Quanto alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario per fini di riciclaggio di denaro di provenienza illecita, specie in vista dei grandi progetti di rigenerazione urbana previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la prossima amministrazione della città di Piacenza pretenderà la dichiarazione del titolare effettivo da parte di ogni soggetto imprenditoriale o fondo di investimento che voglia fare impresa su aree pubbliche o di pubblico interesse. Sosterrà inoltre le richieste delle modifiche legislative necessarie a livello nazionale, a partire dall’entrata in funzione del registro dei titolari effettivi previsto dal Regolamento UE 2021/369 della Commissione europea in materia di interconnessione dei registri. Rifiuterà infine proposte che dovessero arrivare da enti radicati nei c.d. paradisi fiscali, societari e bancari, dove è quasi impossibile l’accertamento oggettivo della veridicità della dichiarazione sul titolare effettivo.

PREVENIRE IL RICICLAGGIO

La futura amministrazione garantirà impegno incondizionato nell’applicazione della normativa antiriciclaggio e nel contrasto all’evasione fiscale, anche a livello cittadino. Crediamo sia necessario investire su gruppi di lavoro dedicati, nel quale dirigenti adeguatamente formati siano in grado di affinare la capacità del Comune di Piacenza di incrociare dati e di riuscire a segnalare tempestivamente operazioni sospette a rischio di riciclaggio, ai sensi della l. 231/2007, di formulare richiesta alla Prefettura di un’informativa antimafia, o ancora di proporre alla Procura della Repubblica misure di prevenzione patrimoniale. A tal proposito, si insisterà sul monitoraggio dei cambi di proprietà delle attività commerciali, soprattutto in un periodo come questo segnato dalla grave crisi economica generata dalla pandemia, rendendo accessibili alla cittadinanza i dati in formato open source.

PNRR SENZA MAFIA

La prevenzione di infiltrazioni ed episodi di corruzione nelle opere del PNRR sarà una priorità per la nuova amministrazione, anche attraverso l’istituzione di un osservatorio permanente su questi due ambiti, in grado tra l’altro di valutare preventivamente i profili di rischio sulle varie opere.

CHI FINANZIA I CANDIDATI?

Ciascun/a candidato/a sindaco/a e consigliere/a garantisce trasparenza sui finanziamenti ricevuti già in campagna elettorale, mantenendo periodicamente aggiornati sul proprio sito web o su profili social i dati relativi all’entità dei contributi elettorali ricevuti da privati o imprese. La conoscenza di questi dati è essenziale per la vita democratica cittadina, per consentire di capire da chi è sostenuto un candidato e se c’è coerenza tra le sue proposte e quelle dei suoi sostenitori, soprattutto se si tratta di privati con interessi economici in città. Inoltre, questa forma di trasparenza si rivela strumento decisivo per il futuro Sindaco nella scelta degli Assessori, scongiurando le conseguenze negative altrimenti derivanti da eventuali conflitti di interesse.

RACKET E USURA

La futura amministrazione promuoverà l’aggiornamento e il potenziamento delle attività dell’osservatorio provinciale previsto dal “Protocollo d’intesa per la prevenzione dell’usura e per il sostegno delle vittime del racket, dell’estorsione e dell’usura”, in collaborazione con la Prefettura di Piacenza, per svolgere adeguate attività di contrasto a questi due fenomeni, garantendo supporto alle eventuali vittime di reato, anche attraverso attività di sportello comunale.

IN TRIBUNALE CONTRO LA MAFIA

Il candidato sindaco si impegna, in caso di elezione, a costituire parte civile il Comune di Piacenza in tutti i procedimenti giudiziari avviati per mafia, criminalità organizzata, racket e usura che riguardino il territorio municipale, informando i cittadini sul contenuto e sull’evoluzione dei processi, eventualmente stabilendo partnership con le associazioni che si occupano del tema, per garantire un’adeguata presenza della società civile in aula. Resta tuttora inspiegabile la scelta di non costituirsi nel processo ai militari della caserma Levante, quando lo ha fatto la stessa Arma dei Carabinieri.

ANTIMAFIA

Il candidato sindaco e ogni candidato/a consigliere, si impegnano a sostenere il rilancio della commissione “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”, valutando positivamente l’elezione a presidente di un consigliere di minoranza (scelto, se presente, tra chi dimostra più esperienza in materia), per il valore simbolico di una battaglia da combattere insieme e a garanzia di imparzialità verso l’amministrazione in carica.

I BENI CONFISCATI

La futura amministrazione valorizzerà eventuali beni confiscati alla criminalità organizzata, sia attraverso iniziative conoscitive, sia tramite procedure più rapide di assegnazione, stabilendo partnership con Fondazioni ed enti del Terzo settore per provvedere all’iniziale messa in sicurezza e ristrutturazione degli stessi, oltre ai tradizionali fondi previsti dalla legge. I beni confiscati possono diventare un punto di partenza importante per la riqualificazione culturale, sociale e urbana dei quartieri, soprattutto quelli più periferici, se gli enti del terzo settore e i giovani che quotidianamente li vivono sono messi nelle condizioni ottimali di gestirli. Ogni bene restituito alla comunità è infatti un presidio di legalità in più sul territorio, in grado di promuovere valori e buone pratiche contro la cultura mafiosa. Non vogliamo che si ripetano in futuro ingiustificati dinieghi da parte dell’amministrazione rispetto alle opportunità offerte dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) di avvalersi di edifici confiscati, grazie a quanto previsto dalla Legge regionale 18/2016 (T.U. per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili).

TEMPI CERTI

L’amministrazione comunale presenterà le nuove linee guida del c.d. piano legalità entro i primi 100 giorni di mandato.

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